di DANIELA SCHEMBRI VOLPE
RIVOLI – Agenzia delle Entrate, la busta, infilata dalla portinaia, occhieggia macabra dalla cassetta della posta. Già il mittente non è di buon auspicio e oltretutto è una raccomandata. Infilo la chiave, apro, prendo tra le mani la busta con fantozziano timore reverenziale oppure vogliamo considerarlo un istante horror? Estraggo la missiva dalla busta e… l’horror si tramuta in grottesco, sì grottesco.
Io, incovidata nell’agosto 2021 e grinpassata, nonché vaccinata nel febbraio e nuovamente grinpassata (fino a giugno), ricevo il richiamo vessatorio di uno stato punitivo, la sculacciata di Draghi e del suo palafreniere Speranza.
Io bambina “cattiva” di 58 anni devo pagare la sanzione di 100 euro, partorita da menti paranoiche, perché secondo il comunicato discriminatorio, ovvero la comunicazione del procedimento sanzionatorio, non mi sono vaccinata entro il primo gennaio. Ma se il mio gp scadeva il 15 febbraio perché avrei dovuto vaccinarmi prima? Per fare la fotografia sorridente con l’ago intramuscolo e postarla sui social network? Inizia a uscirmi fuori fumo dalle narici.
Chiamo la Asl, mi dà un numero che compongo, sono l’ottava in attesa. Finalmente mi danno udienza, espongo il problema e il mio profondo malanimo verso la questione angariante, discriminante, oppressiva, iniqua. Mi inviano una email in cui c’è un link, clicco e lì digito la mie ragioni e allego tutta la documentazione, il contraddittorio, che attesta il mio agìto da “prava pampinen”.
Ora sono sospesa, in attesa di entrare in chissà quale girone draghesco, i non vaccinati? Quelli che in eterno, tra fiamme imperiture e urla, vengono punzecchiati e tormentati da aghi fluttuanti e incandescenti? Del resto, citando Dante: “Lasciate ogni Speranza voi ch’entrate”. Intanto ho perso mezza giornata, il ministero della salute, che dovrebbe agire nel mio interesse mentale e fisico, mi angoscia gettandomi in uno stato d’ansia e prostrazione. Come finirà la questione?
Mi sento comunque pugnace, forte del sopruso di cui sono oggetto, combatterò e come una novella “San Giorgio” sconfiggerò il “draghi” sottraendomi ai tormenti eterni di un sistema vessatorio che vuole fagocitarmi.