di SILVIA MICCOLI
COLLEGNO – I lavori alla scuola Matteotti di Collegno dovevano terminare il 30 aprile, almeno per quanto riguarda il lotto 1, ma così non è stato. Dopo più di tre anni dall’inizio dei lavori, i cittadini non sono ancora riusciti a vedere l’opera compiuta. Il progetto, presentato nel 2018, prevedeva la costruzione di una scuola moderna, con ampie aule tutte completamente accessibili ai bambini con handicap.
Ogni classe avrà anche un angolo dedicato alle attività di laboratorio. Ma la scuola vanterà anche una grande palestra, pannelli solari per l’acqua calda, un ampio parcheggio per auto e bici e il giardino recintato. Dal 2018 ad oggi, però, poco è stato fatto. Dopo una prima verifica del sottosuolo alla ricerca di ordigni bellici e rifiuti, si sono rese necessarie svariate opere di bonifica, concluse nel 2019.
La costruzione vera e propria della scuola è iniziata nel mese di ottobre dello stesso anno e doveva concludersi a dicembre 2020, ma la pandemia ha fatto ritardare ulteriormente i lavori. Così la data di fine intervento è stata spostata a febbraio 2021. Ma anche questa volta le cose non sono andate avanti come da programma. A causa di alcune modifiche al progetto, accordate con l’impresa appaltatrice, è stata concessa una proroga e quindi il termine è ancora slittato, fino al 30 aprile. Data in cui, però, non è successo nulla.
Il sindaco Francesco Casciano ha così commentato i ritardi: “A parte che ci vogliono due mesi per il collaudo, ma più che altro non ci è arrivata la fornitura per le finestre. Si tratta di un cantiere da 4 milioni di euro, non è come dare il bianco ad una casa. In questo momento si attendono solo alcune forniture bloccate dal mercato, come gli infissi difficoltosi da reperire causa Covid-19 e superbonus 110% e alcune lavorazioni che richiedono bel tempo come l’impianto fotovoltaico. Visto che sta partendo il secondo lotto di edificazione della palestra e che la scuola completa sarà consegnata per l’anno scolastico 2022-2023 son polemiche che lasciano il tempo che trovano. Noi siamo concentrati sulla qualità del manufatto e sulle sue potenzialità per la qualità didattica della scuola collegnese, le polemiche sterili le lasciamo ad altri”.