RIVOLI E IL CAOS TAMPONI: “DA 10 GIORNI ABBANDONATI E CHIUSI IN CASA”

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LETTERA FIRMATA
RIVOLI – Scrivo queste righe presa dallo sconforto. Purtroppo per una febbre seguita da perdita di olfatto e gusto siamo finiti nel loop dei tamponi presso il pit stop di Rivoli. Da persone responsabili quali siamo, vista la situazione attuale, da almeno un mese il mio compagno ed io non vediamo partenti né amici, lavoriamo e rientriamo a casa la sera.
Da quando il mio compagno ha iniziato ad avere la febbre abbiamo contattato il medico di base che ci ha inviati a fare il tampone il giorno 30 ottobre. Ad oggi purtroppo non ho ancora l’esito dei tamponi che abbiamo effettuato, siamo rinchiusi in casa da più di dieci giorni e abbandonati a noi stessi.
Vista la totale inadeguatezza del sistema sanitario il Ministro della Salute ha stabilito che dopo 21 giorni si può essere dichiarati guariti dal sisp e uscire di casa come se nulla fosse, nonostante il primo tampone con esito positivo e non avendo mai avuto il secondo tampone negativo. Peccato che il numero di telefono del sisp (contattato centinaia di volte per capire dove fossero finiti i tamponi) non sia contattabile e non rispondono alle e-mail.
Il vero motivo per cui vi scrivo, e non mi lascia dormire la notte, è perché da persone responsabili se si hanno sintomi chiari si seguono le regole, ci si isola, si contatta il medico e si fa il tampone, ma da quel momento in poi si viene lasciati a sé stessi in un limbo indefinito di attesa? E sopratutto chi ci può confermare che davvero passati i 21 giorni non si sia più positivi e si possa uscire liberamente?
Ci terrorizzano da ormai quasi un anno perché ci si trasforma in potenziali untori (pur essendo noi persone che usano mascherine, igienizzante e mantengono la distanza quando possibile ) ma dopo 21 giorni abbandonati da tutte le istituzioni, visto che questi arrivano prima dell’esito del secondo tampone, ci si può trasformare in un “positivo” che cammina?
Chissà se qualcuno così potrà finalmente darmi una risposta.

 

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