di LORENZO BONUOMO
RIVOLI – Pattuglie all’ingresso, lunghi serpentoni di auto e infermieri costretti a scendere nei parcheggi per aiutare la polizia municipale e “velocizzare”, come possono, la viabilità. É questo lo scenario che si presenta ogni giorno all’ospedale di Rivoli, da quando è stato reso operativo il pit-stop per effettuare il tampone in macchina. A fianco a questo, nello stesso punto, c’è anche il nuovo hot spot scolastico destinato al popolo della scuola. Nei giorni scorsi alcune persone hanno lamentato attese lunghe ore prima di raggiungere il punto tamponi, situato proprio sotto la rampa dell’ingresso principale.
“In pochi giorni le richieste di tamponi nell’Asl To3 sono triplicate (oltre 700 i tamponi effettuati ogni giorno). Un gran numero di persone si è recato all’hot spot di Rivoli, creando una situazione che ora stiamo cercando di risolvere insieme alla polizia locale e alle forze dell’ordine – spiegano dall’Asl To3 – “Nei giorni scorsi una quota consistente delle persone che si sono recate a Rivoli arrivava da Torino. Quindi è stato deciso che il tampone verrà effettuato solo a chi ha la richiesta del medico, del pediatra o del Sisp dell’Asl”. A detta degli agenti di polizia sul posto, la situazione resta caotica. Al momento,manca l’aiuto dei volontari della protezione civile e non di rado accade che alcuni infermieri, oltre a distribuire ticket e autocertificazioni, si vedano costretti a scendere nelle vie del parcheggio a dare loro stessi indicazioni agli automobilisti.