COLLEGNO, “SI DIMETTA LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE”

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Giovanni Parisi e Vanda Bernardini

dalla LEGA SALVINI COLLEGNO

COLLEGNO – Il gruppo della Lega Salvini Collegno risponde al comunicato stampa diffuso dal Partito Democratico di Collegno lo scorso 18 maggio, e chiede le dimissioni del Presidente del Consiglio comunale Vanda Bernardini. Da quanto si è potuto capire, alla maggioranza, il vedere portare argomenti in consiglio comunale, ancorchè critici ma che mettono in evidenza problematiche di gestione o accadimenti che meritano riflessioni o cambi di rotta, fa si che questi vengano recepiti come pretestuosi e interpretati come inopportuni, non considerando che proprio la critica è sinonimo di democrazia e diversità di vedute, e come tale senza dover essere interrotti.

Ora addirittura leggiamo che ci vorrebbero intimidire minacciando di fare rispettare il regolamento, come scolaretti indisciplinati che schiamazzano in cortile. Un po’ di rispetto crediamo sia dovuto, visto che le commissioni vengono convocate sempre nei limiti minimi temporali, in modo da rendere il più difficile possibile il lavoro della minoranza, che tali lavori li vede solo una volta finiti e non mentre vengono elaborati. Ma la visione del Partito Democratico è ancora più ristretta e lo dimostra la segretaria quando afferma che la minoranza dovrebbe garantire l’approvazione delle delibere.

La minoranza ha il diritto di votare a favore o contro, a proprio giudizio politico e di opportunità verso la città.  Abbiamo votato a favore ciò che ritenevamo giusto e contro quando lo abbiamo ritenuto opportuno. Ma certamente non prendiamo ordini dalla maggioranza, alla quale fa comodo una opposizione come quella di Collegno Insieme, impalpabile e sempre accomodante, tanto da prendersi i calorosi ringraziamenti del vice capogruppo del Partito Democratico. Abbiamo soltanto un’ultima curiosità da esprimere verso il Partito Democratico collegnese; nel fotomosaico che compare come immagine nella vostra ultima replica intendete rappresentare la maggioranza?

“È evidente che il reiterato comportamento della Presidente del Consiglio Comunale sia un problema, non solo per la Lega” – aggiunge il segretario cittadino Giovanni Parisi. La sua completa mancanza di autonomia, e sufficienza nella gestione del consiglio Comunale, dimostrano inadeguatezza al ruolo e scarso rispetto per le istituzioni e per le problematiche sollevate dai consiglieri di minoranza. Una situazione che si protrae ormai da un anno e che è degenerata nell’ultimo consiglio Comunale in streaming. Ritengo quindi non vi siano più le condizioni affinchè la signora Bernardini continui a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio Comunale, poiché gli atteggiamenti ad oggi tenuti, non sono stati in grado di garantire concretamente, la tutela ed il rispetto della componente consiliare nel suo insieme, ed il sereno svolgimento delle sedute”.

Ed anche il Capogruppo del Gruppo Misto Stefano Ponte replica duramente: “adesso basta, altro che rimbalzino o speculazioni politiche! I collegnesi hanno tutto il diritto ad essere informati correttamente sulla vita politica della Città. Non posso accettare che la Presidente del Consiglio sia indicata come il soggetto che ha garantito la continua informazione ed il confronto con la conferenza dei capigruppo e con il Consiglio comunale. Proprio in sede di conferenza dei Capigruppo ho infatti più volte ribadito la necessità di concedere il giusto spazio alle opposizioni. Non serve a niente concordare l’estensione del tempo dedicato alle interrogazioni se si viene continuamente interrotti. Piuttosto, siccome il Presidente del Consiglio è un organo super partes volto a garantire la corretta dialettica tra maggioranza e minoranza, avrebbe dovuto consentire ai consiglieri di opposizione, quantomeno, di recuperare il tempo perso a causa di interruzioni del tutto estranee alla discussione delle interrogazioni. Ma così non è stato”.

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