Pubblichiamo integralmente la testimonianza di una delle infermiere che sta operando all’ospedale di Rivoli per l’emergenza Coronavirus. La testimonianza è stata pubblicata e condivisa ieri dalla donna su Facebook, facendo il giro del web. Si tratta di parole importantissime, che devono davvero farci riflettere. GRAZIE A TUTTI VOI, EROI DELL’OSPEDALE.
LA TESTIMONIANZA DELL’INFERMIERA DI RIVOLI
“Mentalmente distrutta! In ospedale stanno addestrando TUTTI i medici ad utilizzare la CPAP (supporto di ventilazione) poiché tutti ruoteranno a turno su tutti i reparti…..ormai sono quasi tutti reparti Covid-19 più o meno ufficiali. I medici sono tristi, amareggiati, impotenti. I colleghi lavorano in condizioni quasi disumane (quelli che non sono a casa malati!!!!), i turni vengono coperti da personale di tutto l’ospedale che ruota nei reparti.
Una collega ieri era al lavoro dopo aver iniziato una terapia cortisonica perché ha la faccia gonfia per probabile allergia alla mascherina; l’altra sotto due mascherine stava lavorando con un tampone in una narice per rottura di una varice, e sentirle dire…..non vedo l’ora di andare a casa e staccare da tutto……fino a domani è stato un colpo al cuore. Ed io le conosco molto bene, la professione ce l’hanno nel sangue, non le ha mai fermate niente e nessuno, credono fermamente in quello che fanno!!!!!
E tutti hanno una ferita sul naso da ferretto della mascherina. Una collega è rimasta ricoverata per 2 giorni con polmonite con necessità di cicli di CPAP, marito infermiere e due figlie piccole costrette a stare dai nonni.
Medici ricoverati in CPAP. Ogni giorno si lotta per poter fornire i DPI a tutto il personale. Incrociare lo sguardo triste del medico che ti dice….non posso fare niente, devo lasciarli andare…..in altri momenti avremmo tentato molto di più, ma adesso non si può.
Vedere l’angoscia di grandi medici, grandi uomini che si sentono responsabili per la salute del proprio personale. Vedere il numero di ricoveri aumentare in modo esponenziale, vedere sospetti Covid-19 aumentare a dismisura in pronto soccorso (ieri non sapevano più dove metterli…..erano costretti a stare in piedi!).
Sapere che il personale dell’obitorio non riesce ad andare a prendere le salme in reparto perché non sanno dove metterle…..
Ed in tutto ciò continuano ad esserci tutte le altre patologie…ictus, infarti, pancreatiti, fratture…..
Tutto ciò è psicologicamente e fisicamente devastante……”
(post pubblicato su Facebook sabato 21 marzo 2020)
Ammiro e ringrazio tutti quanti Infermieri e Medici, in quanto questi Angeli ci sono
noi dobbiamo essere in aiuto a loro e di non USCIRE DI CASA, GRAZIE A TUTTI VOI!
Un grosso abbraccio da una volontaria Molinette.
NON CI SONO ABBASTANZA PAROLE PER TUTTO QUELLO CHE FANNO PER NOI MEDICI, INFERMIERI E PERSONALE OSPEDALIERO CHE SI ADOPRANO E SI SONO SEMPRE ADOPERATI PER AIUTARE E SALVARE VITE UMANE. GRAZIE, GRAZIE DI CUORE IL NOSTRO PENSIERO E LE NOSTRE PREGHIERE SONO RIVOLTE A VOI. ANCHE QUANDO QUESTO BRUTTO PERIODO PASSERA’ SARETE SEMPRE NEL NS CUORE.