RIVOLI, LA PROTESTA DEI GIOVANI AMBIENTALISTI CONTRO L’ENI

Condividi

di MARTINA BONAUDO

RIVOLI – Ieri, venerdì 24 gennaio, i ragazzi del “Friday For Future” della Val di susa, movimento di giovani contro il cambiamento climatico, insieme agli altri gruppi provenienti dalle altre zone limitrofe quali Valsangone, Rivoli e in contemporanea ad altre 25 città italiane, sono scesi in piazza per manifestare contro la compagnia energetica Eni. La dimostrazione è avvenuta davanti allo store di Corso Francia, dove i manifestanti hanno svolto un flash-mob con cartelli e mascherine che è iniziato nel pomeriggio alle ore 16 ed è durato un’ora circa.

Il motivo che ha spinto i ragazzi a manifestare contro Eni è la volontà di smascherare la cruda realtà creata dalle azioni della compagnia nei confronti delle risorse energetiche fossili e delle modalità d’impiego che devastano l’ambiente, in netto contrasto con l’immagine pura ed ecologica che l’azienda si attribuisce durante le sue campagne pubblicitarie, utilizzando il cosiddetto “green washing”, una tecnica per far apparire ecologica e sostenibile agli occhi dei consumatori le azioni delle compagnie, aziende, società, che in realtà si rivestono solo con un colore più piacevole alla vista e alla conoscenza comune, ma che invece serve solo per nascondere la realtà.

A sostegno di queste affermazioni, i ragazzi nel comunicato stampa che motiva la loro azione, hanno inserito dati effettivi: Eni è l’ottava potenza petrolifera al mondo, la quattordicesima multinazionale più inquinante e continua a battere il suo record di produzione di greggio, la cui produzione è destinata ad aumentare del 30% entro il 2022, perforando 140 nuovi pozzi ed infrangendo pesantemente gli Accordi di Parigi.

Inoltre, come dimostrano i dati di Legambiente, Eni destina alle energie rinnovabili una fetta di investimenti infinitamente ridotta, se paragonata a quelli effettuati in combustibili fossili, utile solamente per potersi “tingere di verde” agli occhi dei consumatori. Infatti, nel campo della decarbonizzazione, la compagnia è stata multata dall’Antitrust per corruzione internazionale, sversamenti di idrocarburi e devastazioni ambientali. I Fridays For Future sono scesi in piazza per dire: “basta alle pennellate di verde per nascondere inquinanti verità“, chiedendo ed esigendo una riconversione ecologica degli impianti, la chiusura di siti inquinanti, la bonifica dei territori inquinati, a patto che non vengano posti ricatti tra tutela dell’ambiente e posti di lavoro. “Chi ha inquinato deve pagare“.

Condividi
© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. Lo striscione riporta la frase fuori dal fossile. E come la alimentiamo una società energivora come la nostra ? Con il nucleare ? E poi non lamentiamoci delle conseguenze.

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here