dall’UFFICIO STAMPA DEI CARABINIERI
RIVOLI – Armati di coltelli e bastoni, dopo aver rotto le tapparelle oppure le porte di ingresso, saccheggiavano le ville e le abitazioni isolate, spesso con le persone che dormivano in casa. Individuata una banda criminale pericolosa e senza scrupoli che durante i furti prendeva di tutto, orologi, oro, contanti, capi d’abbigliamento, un’autovettura, elettrodomestici e armi legalmente detenuti dai proprietari, per un valore di oltre 180.000 euro. 17, di cui tre tentati, i colpi contestati al gruppo e commessi in provincia di Torino, Biella, Novara e Perugia.
Questa mattina, in Torino e provincia, i carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno eseguito otto ordinanze di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, su richiesta della relativa Procura, nei confronti di sette indagati, di cui sei di nazionalità albanese e una di nazionalità italiana, per associazione a delinquere aggravata finalizzata alla commissione di furti in abitazione; ricettazione; detenzione e porto illegale di armi e strumenti atti ad offendere.
Sono riconducibili al gruppo criminale, ma con ruoli differenti, altre undici persone, tra ricettatori e ladri arruolati occasionalmente per i singoli furti. In particolare, nove persone sono state denunciate a piede libero e due sottoposte alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. In caso di necessità, il gruppo storico “reclutava” altre persone di fiducia per commettere i furti con loro o per riciclare la merce rubata. Modus operandi Agivano di notte, armati di coltelli e bastoni, e sceglievano ville o abitazioni isolate. La squadra era composta di tre al massino quattro persone.
Al momento, agli indagati sono stati addebitati 14 furti in abitazione e di tre tentati nei comuni di Torino, Chieri, Sangano, Cuorgnè, Valperga, Colleretto Giacosa, San Giorgio Canavese, Castellamonte, Bibiana, Biella e Mottalciata nel biellese, Arona nel novarese e Perugia che hanno fruttato 180.000 euro circa (denaro contante, orologi di pregio, armi comuni da sparo, un’automobile, elettrodomestici e abbigliamento). Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno sequestrato a uno degli indagati mezzo chilo di monili oro che potrebbe essere il bottino di decine di furti.