A COLLEGNO LA NUOVA CASA MATERNO-INFANTILE DELL’ASL

Condividi

dall’ASL TO3

COLLEGNO – Un punto di riferimento per tutti i bambini e tutte le donne che punta a diventare soprattutto un sostegno per la famiglia. Dal mese di settembre sarà attiva la Casa della Salute Materno Infantile di Collegno. Un nuovo polo di assistenza territoriale che va ad integrarsi nella mappa di strutture già presenti all’interno dell’Asl To3 dopo Susa e Torre Pellice. Obiettivo è quello di offrire a bambini, donne, famiglie e mamme una struttura in grado di soddisfare richieste di assistenza sia da un punto di vista clinico, ma al tempo stesso anche sociale e culturale.

Una realtà in cui saranno presenti i pediatri di libera scelta e in cui è previsto uno stretto coordinamento con gli specialisti ospedalieri. Tra questi si annoverano anche altri servizi come la fisioterapia e la logopedia; l’intento è, infatti, quello di intercettare precocemente, attraverso percorsi condivisi, eventuali patologie, per poi costruire un trattamento dedicato e personalizzato sul bambino.

Aspetti clinici, dunque, ma anche la possibilità di un supporto psicologico per la gestione di situazioni particolari con una rete di collegamento che coinvolge anche i servizi sociali. Una attenzione, quella legata alla psicologia dell’età evolutiva, già presente nella casa della salute materno infantile di Torre Pellice dove tra
le specialità su cui famiglie e bimbi possono contare vi è anche la neuropsichiatria infantile. Qui, oltre alle attività di consultorio, è presente il servizio vaccinazioni, una infermiera pediatrica e dal lunedì al venerdì una pediatra di famiglia che ha scelto di svolgere la sua attività all’interno di questo presidio.

Un ulteriore tassello, dunque, quello che sarà aggiunto da settembre e che è parte di un sistema di rete che vede tutte le case della salute materno-infantile lavorare in sinergia, nell’ottica di una presa in carico complessiva che coinvolge la famiglia nella sua interezza. Assistenza specialistica e al tempo stesso anche una maggiore cultura per prevenire e contrastare alcune patologie croniche: come l’obesità nei bambini ad esempio. In tal senso in cantiere vi sono anche progetti
specifici da realizzare in collaborazione con il servizio di alimentazione e nutrizione finalizzati ad alimentare una maggiore consapevolezza nei genitori e volti a favorire l’adozione di comportamenti e abitudini più salutari già a partire dalla tavola.

“Un progetto” commenta il Direttore Generale dell’Asl To3 Dott. Flavio Boraso “volto a favorire una maggiore attenzione nei confronti delle categorie più deboli. È proprio in questi casi, infatti, che il potenziamento dei servizi territoriali, ancor più in sinergia con l’ospedale, può favorire l’affermazione di una reale presa in carico secondo un modello ospedale, territorio dove la fragilità e soprattutto la gestione della cronicità trova una risposta concreta“.

Condividi
© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. passano i tempi ma non cambia la sostanza per chi ha qualche anno sul groppone queste cose si chiamavano Distretti Sanitari oggi hanno cambiato nome ma non credo la sostanza, saranno ennesime strutture vuote con qualche operatore ciondolante che al primo problema alzerà il telefono e chiamerà il 118 ai medici che aderiscono a queste case della salute vengono dati premi per fare il lavoro per cui sono già pagati ma non saranno mai presenti nei prefestivi e festivi, lasciando agli ospedalieri tutto il carico di lavoro che già hanno…siate seri portate dei numeri veri non fate il gioco delle tre carte…con la stessa pallina che alla fine si logora…

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here