di ALESSIA ESPOSITO
COLLEGNO – Nel campo nomadi di strada della Berlia, sotto al cavalcavia di corso Sacco e Vanzetti il problema delle tubature danneggiate si ripete. Nel 2008 l’acqua sprecata è costata al Comune di Collegno oltre 257.000 euro. La consigliera pentastellata Giusy Codognotto ha richiesto un aggiornamento del regolamento inerente al numero di famiglie presenti nel campo nomadi: “La cifra è risultata essere di 28 nuclei familiari, ma si tratta di un numero inattendibile in quanto ogni famiglia potrebbe essere composta da decine di persone che quotidianamente si attaccano alla corrente elettrica e utilizzano l’acqua pubblica. Il comitato Parella Sud-Ovest si è occupato del terrreno e ha scoperto una enorme perdita di acqua. Ha avvisato la Smat, ma gli è stato risposto che loro non possono agire perchè la perdita è all’interno del campo, e quindi in un’area privata“.
Successivamente è stata mandata un e-mail al sindaco Francesco Casciano, e dopo una trafila durata settimane, la perdita è stata finalmente aggiustata. La consigliera Codognotto aggiunge: “Ho mandato un’interrogazione al Comune, chiedendo quanto viene a costare ai cittadini la gestione del campo nomadi, come ad esempio, i pulmini per portare i bambini a scuola, l’acqua, gli interventi straordinari, gli incendi appiccati. Senza ricevere una risposta, non è una questione di razzismo“.
Ora Federica Fulco, presidente del comitato TorinoinMovimento, chiede se è stata pagata quella bolletta del 2008, e se, nel caso in cui la perdita d’acqua non fosse stata fermata, chi avrebbe pagato lo spreco. Dal sindaco Francesco Casciano arrivano le spiegazioni: “Quella bolletta risale a undici anni fa, ed è stata pagata. Il comitato Parella ha segnalato una perdita che non attiene a nessuna utenza comunale, c’erano sul posto dei manutentori e l’hanno riparata con una certa facilità, per cui non vi è stato nessuno spreco d’acqua quantificabile economicamente. Inoltre, se la Cognognotto non viene in consiglio comunale, non può ricevere una risposta a queste domande. In ogni caso, è impossibile che la corrente venga presa dal Comune di Collegno, perchè in quel campo non ci sono nostre utenze, nè idriche, nè elettriche“.