di ALESSIA ESPOSITO E DORA MERCURIO
COLLEGNO – Villa 6, l’edificio abbandonato all’interno del parco Generale Dalla Chiesa, diventerà un’ala del liceo Curie–Levi, con nuove aule e spazi didattici. Del progetto se ne parla da tempo e ci sono polemiche sui ritardi, ma finalmente qualcosa si muove. Il 27 novembre 2018 è stato siglato l’accordo tra Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte inerente all’intervento di recupero di Villa 6. La Città Metropolitana, dopo le modifiche apportate in termini di sicurezza sismica, ha definito l’iter e il progetto è pronto. L’ente guidato dalla sindaca Appendino ha inoltre confermato lo stanziamento delle risorse nel bilancio 2019. La Regione, da parte sua, convocherà la Conferenza dei Servizi per definire il progetto esecutivo: questo passaggio porterà all’avvio delle procedure di gara d’appalto. L’ultimo passo sarà poi un nuovo incontro, in cui si parlerà di tempistiche per dare inizio al cantiere. A proposito delle polemiche sorte nell’ultimo consiglio comunale per i ritardi sul progetto, il consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici Antonino Iaria spiega: “Per interesse degli studenti, dei docenti e di tutti i cittadini, è bene smettere di creare divisioni tra le parti per una causa comune, ma arrivare all’obiettivo”.
Villa 6 è stata oggetto di dibattito nel Consiglio Comunale del 30 gennaio quando sono state chieste novità in merito al Movimento Cinque Stelle dal momento che la Città Metropolitana è l’ente competente per l’edilizia scolastica superiore. “A novembre è stato definito l’iter per riscrivere l’accordo di programma tra Regione Piemonte e Città Metropolitana. La Città Metropolitana ha confermato lo stanziamento di 2.6 milioni di euro nel bilancio 2019 mentre 2.3. milioni di euro verranno erogati dalla Regione – ha dichiarato la capogruppo dei 5 Stelle Sarah Disabato – la Città Metropolitana ha poi messo a disposizione 23 milioni di euro per l’edilizia scolastica da distribuire su tutto il territorio”.
Dal Comune non sono così ottimisti. L’assessore Matteo Cavallone ha espresso perplessità: “L’amministrazione comunale ha interrogato la Città Metropolitana e la Regione, ma la Città Metropolitana non ha risposto. Per poter erogare il cofinanziamento la Regione chiede alla Città Metropolitana il progetto esecutivo di ampliamento finito e un reale stanziamento dei fondi, cosa che non risulta essere stata fatta. I 23 milioni di euro di cui parla la consigliera Disabato sono fondi impartiti dal governo Gentiloni, non dalla Città Metropolitana. E nonostante siano stati erogati non è stato stanziato nulla per l’edilizia scolastica collegnese”.
sti 5 stelle non sanno nemmeno di cosa parlano….. come non sapere da chi sono dati i soldi? Perchè parlare quando si è incompetenti e incapaci? Meglio non parlare e studiare