dall’UFFICIO STAMPA CIDIU
COLLEGNO – Oltre 258.000 abitanti che usufruiscono del servizio di igiene urbana, 351 dipendenti assunti a tempo indeterminato, 18 milioni e 500.000 euro di spesa verso fornitori locali di beni e servizi, 22% i mezzi elettrici dell’intero parco mezzi aziendale. Questa la fotografia del bilancio “verde” delle aziende del Gruppo Cidiu contenuta nel Primo rapporto di sostenibilità delle aziende associate “Misurarsi per migliorarsi”, lanciato da Utilitalia (la Federazione che riunisce quelle aziende, che si occupano di acqua ambiente e energia), curato con la collaborazione della Fondazione Utilitatis, e presentato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea generale delle Federazione che si terrà nella seconda parte della giornata.
Promozione delle buone pratiche, crescita infrastrutturale, innovazione e ricerca, sviluppo sostenibile. Sono questi i capisaldi presi in considerazione dal report delle aziende dei servizi pubblici, grazie ad un’analisi che ha censito trecento indicatori (economico – finanziari, tecnici, commerciali e di governance, entrando anche nello specifico dei comparti acqua, energia e rifiuti) ed è stata effettuata tra giugno e settembre su 127 aziende che complessivamente rappresentano l’88% dei lavoratori del sistema, e che raccontano come il comparto industriale sia “finanziariamente sano”, capace di generare investimenti per oltre tre miliardi di euro e utili per oltre 1,5 miliardi. Le utility si caratterizzano per l’impiego di forza lavoro quasi esclusivamente a tempo indeterminato (oltre il 97%), con attività di formazione e potenziamento delle competenze che coinvolge l’82% dei lavoratori totali.
Il report guarda ai settori di acqua, ambiente e energia tenendo in considerazione i 17 obiettivi sullo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Da qui alle politiche e alle scelte messe in campo per la sostenibilità economica, sociale e ambientale, come per esempio l’impegno verso la decarbonizzazione, la mitigazione delle emissioni climalteranti, le iniziative di adattamento, il contrasto alla povertà e le azioni di inclusione sociale, il contributo allo sviluppo dell’economia circolare, la lotta agli sprechi e la salvaguardia delle risorse idriche. L’obiettivo del report è offrire un quadro della responsabilità economica, ambientale e sociale del comparto e misurare il valore aggiunto prodotto per lavoratori, azionisti, investitori, clienti, territori e istituzioni.
Tra gli highlights del report Cidiu troviamo anche il 64,8% di rifiuti raccolti in modo differenziato nell’anno 2017, oltre tremila studenti destinatari di iniziative di educazione alla sostenibilità, quasi dodici ore di formazione erogate a ogni dipendente e un valore di oltre 5milioni e 700.000 euro delle gare pubbliche effettuate.
“Il Gruppo Cidiu ha avviato di recente il progetto per l’elaborazione del primo Bilancio di Sostenibilità, il cui report vedrà la luce entro il primo semestre dell’anno 2019. – afferma il Direttore Generale Silvio Barbiera – gli standard di riferimento sono stati identificati nei G.R.I. (Global Reporting Initiative) e tale percorso sarà accompagnato da una società di consulenza specialistica“.
L’azienda, insieme ad Utilitalia, intende così promuovere la rendicontazione non finanziaria all’interno del suo sistema associativo, oltre che fornire un contributo misurando il grado di performance. Secondo il report di Utilitalia è diffusa tra le aziende la rendicontazione non finanziaria: 34 i bilanci di sostenibilità, corrispondenti al 76% del valore della produzione rappresentata. Nel 94% dei casi, il bilancio di sostenibilità viene approvato dal Cda oppure da altri organi amministrativi e nel 76% dei casi presentato all’assemblea dei soci.