RIVOLI E I PROBLEMI DI VIA PIOL, LA LETTERA DI UN NEGOZIANTE: “ABBIAMO CHIESTO AIUTO, NON CI È STATO DATO”

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di FABRIZIO DE GENNARO (Commerciante)

Buongiorno,

mi chiamo Fabrizio De Gennaro e ho un negozio di abbigliamento in Via Piol 12. Ho letto il vostro articolo e vorrei fare alcune precisazioni a riguardo.

La colpa è sicuramente in parte dell’Amministrazione Comunale e dell’incompetenza di chi in comune gestisce il commercio. Più volte ci siamo incontrati con l’Assessore al commercio. Io sono stato presente ad un incontro e quando, dopo una chiacchierata, si capisce perfettamente che al Comune di Via Piol non frega più nulla, c’è davvero poco da fare.

Abbiamo chiesto un aiuto. Non ci è stato dato. Abbiamo chiesto poche cose per semplificare il nostro lavoro ad esempio uno sportello bancomat per evitare che, quando gli apparecchi Pos non funzionano non per cause dei commercianti ma per problemi di rete, i clienti non siano costretti ad andare fino in Piazza Martiri a prelevare. Ci è stato risposto picche.

Abbiamo chiesto una illuminazione più vivace perché nel periodo invernale alle 17.30 è buio pesto e nella via non arriva nessuno. Picche anche li.

Abbiamo provato a chiedere di interagire con “Mille Rivoli” per avere dei buoni da dare ai clienti per evitare che paghino il parcheggio. Picche! Abbiamo chiesto che il mercatino dell’antiquariato della terza domenica del mese torni ad essere tale e non un agglomerato di bancarelle che vendono le nostre stesse merci a prezzi più che dimezzati. Picche.

Senza un aiuto comunale la via morirà sempre di più. Noi commercianti non possiamo fare nulla senza un minimo di aiuto. Questo aiuto non c’è, non c’è mai stato e mai ci sarà.

Cordiali saluti da un “dead man walking” di Via Piol.

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