di DORA MERCURIO
COLLEGNO – Il nastro è stato tagliato questa mattina, lunedì 15 ottobre: l’Università di Torino è ufficialmente arrivata a Collegno. Si è svolta poco fa l’inaugurazione della nuova sede del corso di laurea in Scienze della formazione primaria che vede aprire le porte della Certosa Reale.
Il corso di laurea occuperà l’area della Certosa che parte dall’ingresso in piazza Cavalieri SS. Annunziata fino ad arrivare al recupero nei prossimi anni di diversi padiglioni dell’ex manicomio.
“L’arrivo dell’università ha permesso la ristrutturazione di gran parte della Certosa Reale. La parte che andremo ad inaugurare lunedì i cui locali sono stati messi a disposizione dal comune, è stata finanziata completamente dall’università – afferma Matteo Cavallone l’assessore alle politiche educative e qualità della vita della Città di Collegno – la ristrutturazione dei laboratori che saranno aperti nei prossimi mesi è stata finanziata in parte dall’Università, in parte dal comune di Collegno e l’altra invece con il progetto periferie che in questo momento però è bloccato dal governo. A prescindere comunque dall’arrivo o meno dei fondi del progetto periferie noi siamo intenzionati a portare avanti questo investiment troppo importante per la città e per la formazione di questi ragazzi“.
A partire da martedì 16 ottobre, giorno in cui inizieranno ufficialmente le lezioni, gli studenti potranno usufruire dell’aula magna e di alcune aule del museo della resistenza (che dal mese di gennaio troverà una nuova collocazione) fino all’apertura di tutto il primo piano, formato da aule più piccole entro il mese di dicembre.
“I primi ad arrivare saranno i duecento studenti iscritti al primo anno – spiega ancora Cavallone – il prossimo anno saranno quelli del primo e del secondo anno quindi quattrocento studenti; il terzo anno seicento cioè tutta la triennale. Poi nel momento in cui verranno finiti definitivamente i lavori arriverà anche la magistrale compresi i dipartimenti e gli uffici dei professori. L’Università ha poi deciso che al termine dei lavori verrà aumentato il numero chiuso per accedervi: da un limite di duecento si arriverà a trecento iscritti“.
Da qui ai prossimi due anni Collegno quindi vedrà arrivare centinaia di ragazzi, il che potrebbe portare anche ad aumentare la crescita economica della città: “è difficile da prevedere con precisione la ricaduta economica che la presenza dei ragazzi porterà alla città perché dipende da vari fattori, ma sicuramente è un’opportunità importante che permetterà di aumentare sia gli investimenti dei piccoli imprenditori, come ad esempio bar e locali serali, sia il mercato immobiliare visto che alcuni di questi ragazzi potrebbero aver bisogno di trovare una sistemazione sul nostro territorio“.
All’inaugurazione hanno partecipato il rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani, il sindaco di Collegno, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il direttore dell’Asl To3 Flavio Boraso tutti molto entusiasti di aver raggiunto un traguardo così importante non solo per la città di Collegno, ma anche per tutta l’Università.
Ma i veri protagonisti sono stati gli studenti a cui durante la cerimonia è stato consegnato uno speciale kit di benvenuto che si spera possa portare un po’ di fortuna in vista dell’inizio del percorso universitario, mentre nel pomeriggio sono stati accolti in aula magna.
IL NUOVO PROGETTO PER IL FUTURO
Futuro é la parola chiave di questa giornata che vede l’arrivo dell’università di Torino a Collegno. Il sindaco di Collegno Francesco Casciano guarda infatti già al prossimo progetto: “Attraverso questa grande scelta completiamo il nostro essere città. Oggi possiamo liberare il pensiero proprio da qui che come ex manicomio era un luogo di chiusura. Abbiamo ancora molto da fare per completare la magnificenza di questi luoghi. Il prossimo progetto e per questo stiamo già parlando con il ministero, sarà quello di poter portare qui il centro di formazione per l’insegnamento“.
Il presidente dell’AslTo3 Flavio Boraso a Collegno si sono incontrati e sono cresciuti alcune delle persone che hanno fatto la storia della medicina. Qui si sono infranti i muri e non è stato solo un procedimento fisico ma è stato un riciclo di aria e di idee.”
“La giornata di oggi porta due belle notizie” – dichiara Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte “ la prima è che si potenzia l’università e di conseguenza si porteranno i giovani e i giovani sono la vita. Secondo l’università porta investimenti e noi come paese siamo ancora indietro da questo punto di vista. Si rafforzerà l’essere comunità della nostra città. Un grande augurio ai giovani per poter coltivare le proprie ambizioni“.
Parla di vocazione speciale il rettore Gianmaria Ajani: “noi siamo radicati in un territorio che meriterebbe molti più centri universitari. Siamo convinti che il Piemonte abbia diritto ad offrire un’alta qualità degli insegnamenti. In questo luogo oggi si aprono nuove storie“.