RIVOLI, TAGLI DELL’ORARIO DI LAVORO ALLA CASA DI RIPOSO: IL SINDACATO CHIEDE AIUTO ALLA PREFETTURA

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RIVOLI – Ci sono tensioni tra il sindacato Cisl Fisascat e la Casa di Riposo “Bosco della Stella”, una Rsa aperta pochi anni fa in Corso Francia e convenzionata con la Regione Piemonte. Il sindacato ha chiesto l’intervento della Prefettura, con l’apertura di un tavolo di confronto e di dialogo, prima di organizzare mobilitazioni ed arrivare allo sciopero. Il problema riguarda le Oss, le lavoratrici che insieme alle infermiere stanno più vicino agli anziani ospiti della struttura.

La cooperativa Punto Service, che per appalto gestisce nella casa di riposo di Rivoli il servizio delle Oss, ha infatti deciso di ridurre l’orario di lavoro di 30 minuti, facendo terminare l’attività in ospizio alle 21 anziché alle 21.30. Ma il carico di lavoro non si è ridotto: “Questo taglio dell’orario è inaccettabile – accusa il sindacalista Sabatino Basile – lo scorso anno c’erano stati problemi analoghi con il personale che si occupa delle pulizie e l’abbiamo risolto dopo la mobilitazione e lo sciopero, ma adesso tocca alle Oss”. In che senso? “Far terminare l’orario di lavoro mezzora prima ha delle conseguenze su tutta l’attività che le Oss fanno con gli anziani, si tratta di un lavoro faticoso e particolare, dove bisogna curare i pazienti, parlarci e assisterli fino a quando non dormono. Adesso che sono costrette a finire il turno alle 21 devono anticipare tutto bruscamente e velocizzare le attività con gli ospiti, questo a nostro parere può essere un danno anche per gli anziani, che hanno bisogno di tempo e attenzioni”.

Oltre a questo, secondo la Cisl la cooperativa avrebbe fatto degli spostamenti di personale tra i vari piani della struttura, in base al numero di anziani presenti nelle camere, per colmare dei “buchi” di presenza dovuti proprio ai tagli dell’orario di lavoro e per mantenere gli standard di qualità richiesti dalla Regione Piemonte: “Questi spostamenti del personale vanno rivisti, così come il carico di lavoro nella struttura, perchè aggiugendo Oss in un piano se ne tolgono negli altri piani, creando difficoltà – aggiunge Basile – non si può fornire un servizio così delicato mettendo una pezza qua e là. In più le Oss devono anche buttare la spazzatura una volta finito il turno, una mansione che teoricamente spetterebbe al personale delle pulizie”.

Infine, ma non ultimo, c’è il tema della presenza notturna: “Durante la notte ci hanno riferito che dentro la struttura ci sono solo un’infermiera e una Oss per ogni piano che hanno il compito di vigilare sugli ospiti. Anche in questo caso, occorre che la cooperativa metta più personale di notte, anche a garanzia degli anziani”. Tutte questi temi saranno affrontati nel tavolo con la Prefettura: “La cooperativa deve partecipare e darci delle risposte esaustive – aggiunge Basile – mentre chi ha dato l’appalto deve vigilare meglio sui servizi erogati nella casa di riposo, a tutela dei lavoratori e degli ospiti”.

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