di FABIO TANZILLI
RIVOLI – Venerdì 11 maggio il personale addetto alla mensa delle Officine Vica farà uno sciopero dell’intera giornata lavorativa. Sono tutte dipendenti della ditta Girasole, ma hanno scelto di protestare “per il carico eccessivo di lavoro”. Le ragioni le spiega il sindacalista di Fisascat Cisl, Sabatino Basile: “Purtroppo questo venerdì circa un centinaio di operai delle Officine Vica dovranno rinunciare alla mensa aziendale e recarsi altrove per mangiare, ritardando così il rientro dalla pausa lavorativa che solitamente dura 30 minuti…ma non avevamo alternative – afferma Basile – da tempo chiediamo alla dirigenza delle Officine di ascoltare le richieste delle donne che lavorano al servizio mensa. Hanno chiesto di poter avere almeno mezzora o massimo un’ora in più di lavoro giornaliero, perché le quattro ore di base non bastano a svolgere tutto il lavoro richiesto dal committente. La ditta Girasole è d’accordo e prende atto della richiesta delle loro lavoratrici, ma ovviamente ci vuole da parte delle Officine, che sono il committente del servizio, un adeguamento del compenso…anche perchè l’importo erogato attualmente è davvero basso. Siamo dovuti intervenire come sindacato perché la dirigenza rifiuta il confronto con noi e ha preferito adottare la linea dura, aggiungendo addirittura ulteriore carico lavorativo. A seguito della segnalazione delle lavoratrici abbiamo avviato la mobilitazione. Attendiamo dalla dirigenza delle Officine Vica una risposta concreta alle legittime richieste delle lavoratrici”.
Qui sotto pubblichiamo il comunicato ufficiale della Cisl.
Nella giornata di venerdì 11 maggio, le operatrici della mensa che ristora le operaie e gli operai delle Officine Vica, storico impianto industriale rivolese, incroceranno le braccia. Da molto mesi, la OO. SS. Fisascat Cisl, che segue l’appalto, cerca di stabilire un incontro con la Dirigenza Aziendale delle Officine Vica, Committente,congiuntamente con l’Azienda Appaltente Il Girasole, nel corretto rapporto di relazioni industriali, senza, però, aver avuto alcuna opportunità ed, anzi, negando la disponibilità e il dovere di confrontarsi con il sindacato per le competenze che appartengono alla stessa stazione appaltante. La necessità di confronto nata dalla OO. SS. scaturisce dalle continue richieste fatte dalla Dirigenza Aziendale Officine Vica alle lavoratrici indirette, ordinando loro di far lavori non previsti dal capitolato. La OO. SS., di conseguenza, chiedeva non a chi gestiva l’appalto, che non aveva titolo a rispondere di richieste fatte da terzi, ma direttamente a chi aveva espresso alle lavoratrici questa urgenza, ipotizzando la Fisascat anche di poter andare a discutere con la Committente di un incremento di ore di servizio, che già sono insufficienti rispetto agli attuali carichi di lavoro e dove con la stessa società Il Girasole, nel continuo confronto sindacale, è emerso questo problema, dove si evince un’apertura di opportunità a rivedere tale nostra richiesta. Tutto ciò, ovviamente sempre congiunto e rapportato ad un ragionamento da poter coinvolgere la stessa Stazione Appaltante, visto l’aspetto legato alle risorse economiche da destinare alla gestione dell’appalto, attualmente in discussione. Davanti al rifiuto e allo scarico di responsabilità della Committente, dove è comunque la prima volta che una azienda che terziarizza il servizio si rifiuta a dialogare rispetto alle competenze che le appartengono con il sindacato che rappresenta i lavoratori terziarizzati, purtroppo la decisione ultima, a nostro malgrado, è stata quella di indire la procedura di sciopero. Pertanto domani si svolgerà un presidio che speriamo partecipato con la solidarietà degli operai e dei cittadini. Se non ci sarà la volontà di riaprire un percorso sindacale con tutte le parti interessate, continueranno le mobilitazioni.