RIVOLI – L’autopsia effettuata questa mattina dal medico legale Roberto Testi ha confermato l’ipotesi circolata ieri mattina: il giovane addestratore rivolese Davide Lobue è morto per cause naturali (un probabile malore) e non per i morsi inferti dal cane che stava addestrando sabato pomeriggio. I vari segni che il bull terrier Sid ha lasciato sul corpo di Lobue non sono in punti vitali e sarebbero stati fatti dopo la morte del ragazzo. Continuano le indagini dei carabinieri, il pm ieri aveva aperto un fascicolo per “omicidio colposo”, in modo da poter effettuare tutte le verifiche del caso: il cane Sid rimane ancora sotto sequestro.
“A prescindere dall’esito dell’autopsia io lo conoscevo bene, non si sarebbe mai messo in una situazione che non avrebbe potuto gestire – ha spiegato ieri su Facebook Milena Cavagna, fidanzata di Lobue – l’ho visto e l’ho salutato dal vivo…non riportava segni al collo o in viso di morsi letali, ma a prescindere da questo non era uno sprovveduto. È morto facendo quello che amava di più …lasciatelo in pace! È ricordatelo per il professionista che era”.