FOTO / RIVOLI, IL PARCHEGGIO COMUNALE INACCESSIBILE A DISABILI E PASSEGGINI: L’ASCENSORE È GUASTO DA MESI

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di ANGELO FRANCO GIORDI*

RIVOLI – Il parcheggio sotterraneo a PAGAMENTO dal quale si accede al piazzale dei Portici di Via Rombò, al frequentato mercato del mercoledì mattina, alla galleria commerciale e ad una cooperativa sociale che opera a stretto contatto con le vite e le quotidiane problematicità di diversi soggetti con disabilità psicofisiche, risulta completamente inutilizzabile proprio da parte dei disabili e dei loro accompagnatori, degli anziani con semplici problemi motori che non vogliono e non devono rinunciare al piacere di un giro al mercato centrale, inutilizzabile ed inaccessibile pure per le mamme con i bimbi piccoli sul passeggino.

L’ascensore è GUASTO da mesi e prima di rompersi definitivamente, funzionava ad andamento bipolare, una volta sì, una volta no, una volta ci rimanevi chiuso dentro e basta.

50 gradini, forse 60, rappresentano la distanza esatta tra una città vivibile per tutti ed una città vivibile soltanto per alcuni. Ed è davvero triste pensare ancora una volta che a rimetterci sia sempre chi invece avrebbe proprio bisogno di una mano in più.

Nelle foto del percorso completo dal parcheggio al piazzale, l’immagine un po’ desolante dei muri strafatti di umidità si intona perfettamente ai toni dello sfogo di un cittadino Rivolese che non si è firmato: i miei complimenti, con semplicità ed immediatezza, il Signore ha espresso il pensiero di molti assidui frequentatori della zona.

Tutto questo nel centro di Rivoli, nel bel mezzo di quella splendida cittadina che ama far parlare di sé per via delle sue eccellenze, degli eventi (sempre importanti sul territorio e spesso ospitati proprio presso il piazzale dei Portici), del suo Castello e del famoso Museo di Arte Contemporanea.

Per concludere, un consiglio spassionato rivolto ai piani alti.

Provate a prendere un ascensore funzionante, pure se è meno pulito e specchiante di quello della vostra Direzione, fatevi un giretto qualche metro più in basso, vi accorgerete di come vanno realmente le cose tra la gente, tra chi paga per servizi quasi sempre inesistenti, tra chi si prende una quarantina di euro di multa per quattro minuti e mezzo di ritardo sul parchimetro mentre ‘usufruisce’ di una struttura che dovrebbe semplificargli la vita invece di complicargliela.

E mettetevi nei panni di coloro che di fronte a quei dannatissimi 50 gradini, scelgono di tornarsene a casa.

Poi ne riparliamo, Signori miei.

*dal blog hopenislandblog.wordpress.com

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