di PINO SCARFÓ
RIVOLI – Respinta ieri sera in consiglio comunale la proposta di delibera sulla “Question time del cittadino”, presentata dal Movimento 5 Stelle. Hanno votato contro 11 consiglieri, 9 a favore e 2 astenuti. Dal M5S spiegano che la delibera avrebbe offerto ai cittadini un ulteriore strumento di partecipazione diretta alla vita politica: “Le domande dei cittadini avrebbero potuto essere presentate in Comune prima della seduta consiliare, per ricevere le risposte all’inizio della riunione”.
Una proposta che trova sostegno dal gruppo consiliare Art.1 Movimento Democratici e Progressisti: “Questa proposta consentirebbe ai cittadini di fare delle domande direttamente all’amministrazione” dichiara la capogruppo Eloisa Pasqualotto. Ma da Forza Italia temono che si possa sminuire il ruolo del consigliere: “Noi già raccogliamo le istanze dei cittadini che ci hanno votato proprio per questo motivo”, afferma Francesco Senatore. Gli fa eco il capogruppo del Partito Democratico Cesare Santoiemma: “Il cittadino può già interloquire con l’amministrazione anche personalmente”. A favore della delibera si schiera la consigliera della lista civica “Dalla Parte dei Cittadini”, Giovanna Massaro: “Potrebbe offrire un’opportunità a chi, per diversi motivi, non riesce a comunicare direttamente con l’amministrazione”.
Il capogruppo dei Cinquestelle, Stefano Torrese, rivolgendosi all’amministrazione afferma che “non dovrebbe preoccuparsi di avere un confronto diretto con i cittadini”. Lo sostiene la collega Carlotta Trevisan: “Questa proposta nasce per rendere il cittadino più partecipe su quanto viene deciso in Comune ed è anche un modo per conoscere come funziona il consiglio comunale”. La parola passa al consigliere del Partito Democratico Ugo Monzeglio: “Le commissioni consiliari e il consiglio comunale sono già aperti ai cittadini, con questa delibera andremo a moltiplicare quanto già esiste. Nessuno vuole togliere la parola ai cittadini”. Per Francesco Sammartano, consigliere del gruppo Art.1 MDP, la delibera incrementerebbe la presenza dei cittadini alle sedute consiliari. “La partecipazione dei cittadini non limiterebbe l’impegno ai consiglieri, anzi, verrebbe implementato”, aggiunge Giovanni Verna del M5S.
Il capogruppo di Forza Italia, Alfonso Lettieri, ribadendo la sua astensione al momento del voto, aggiunge: “I cittadini che mi hanno votato mi chiedono conto del mio operato e il risultato si vede sul territorio”. Dello stesso parere è il consigliere del Partito Democratico Carlo Garrone: “Tutti i mezzi sono già a disposizione dei cittadini e non abbiamo paura di affrontarli, anche perché lo facciamo già tutti i giorni”. Per la consigliera del M5S Federica Vacca “prevale il concetto di smettere di delegare” e precisa che gli uffici non verrebbero sovraccaricati di lavoro. “La qualità, la vicinanza, la distanza, passa attraverso i nostri comportamenti. I cittadini si rivolgono già all’amministrazione e lo fanno utilizzando tutti gli strumenti disponibili”, conclude il sindaco Franco Dessì evidenziando che la Question time inciderebbe sulla struttura comunale.