di PINO SCARFÒ
COLLEGNO – “Abbiamo costruito in un’ottica metropolitana progetti e investimenti pubblici capaci di produrre prospettive robuste per ottenere risorse di privati e operatori sociali sui quali orientare lo sviluppo della città nei prossimi vent’anni”, esordisce il sindaco Francesco Casciano, giovedì sera, illustrando il bilancio di previsione 2017.
Tra le opere più significative in programma cita il prolungamento della linea 1 della metropolitana, Collegno Rigenera, il progetto periferie e Collegno Sicura, la salvaguardia delle aree di pregio ambientale e le politiche territoriali a volumi zero, progetti e proposte che Casciano considera l’architrave di un importante disegno per rilanciare la città. Nonostante le difficoltà economiche generate dalla crisi “il bilancio conferma una serie di misure a difesa del reddito dei cittadini riuscendo a sostenere e potenziare quel sistema solidale che qualifica Collegno da lungo tempo”.
Per un’ora abbondante prosegue con un lungo elenco di interventi, ma dall’opposizione non approvano l’enfasi mostrata dal sindaco durante l’esposizione: “Casciano chiude gli occhi di fronte alle difficoltà e va avanti col sorriso. Sembra che stesse parlando di Los Angeles anziché di Collegno. Dovrebbe ritornare sulla terra, su una città che non è il giardino dell’Eden che lui ha descritto e ciò è sotto gli occhi di tutti”, afferma Carlo Boetti Villanis del Centrodestra Uniti, esprimendo la sua contrarietà al bilancio definendolo molto politico.
A sostegno della sua disapprovazione cita i consiglieri Andrea Di Filippo della lista ‘Collegno Insieme’ e Francesco Zurlo del Gruppo Misto: “Entrambi i consiglieri mi hanno incaricato di parlare anche per loro in sede di bilancio”. Gli fa eco Giovanni Lava, della lista ‘Civica per Collegno’: “Questo bilancio non merita nessuna attenzione. Il sindaco riesce a descrivere una realtà ottimistica che vede soltanto lui, sembra di assistere ad un film dove tutto finisce sempre bene. Collegno merita qualcosa di più”. Disapprovando il capitolo sulle alienazioni chiede “se si possono mettere in vendita immobili senza un valore di stima”, e augura al sindaco “di svegliarsi guardando la realtà”. Mentre la parola passa alla maggioranza, si alza un brusio in fondo all’aula e si nota Casciano parlare animatamente con un cittadino del Movimento 5 Stelle, pare per una battuta che il sindaco non abbia gradito. La discussione prosegue fuori dall’aula e i due vengono raggiunti da diversi consiglieri e dal presidente di consiglio comunale. Dopo una decina di minuti rientrano in aula e il consigliere del Partito Democratico Davide Morra, riprendendo l’accaduto, chiede al segretario comunale di garantire, dalle prossime sedute, la presenza dei vigili urbani. Replica il consigliere del M5S, Domenico Monardo: “Se un cittadino disturba è compito del presidente del consiglio richiamarlo o espellerlo dall’aula e non del sindaco”. Il bilancio è stato approvato con il voto contrario dell’opposizione.
Molto cafone il comportamento del 1° ( ? ) cittadino !