COLLEGNO, UN LUNGO CONSIGLIO COMUNALE  SUI MIGRANTI / L’OPPOSIZIONE: “UNA PASSERELLA DI TECNICI”

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di PINO SCARFÒ

COLLEGNO – Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto un consiglio comunale aperto per discutere con i cittadini dell’arrivo in città di un centinaio di migranti, vandalismo e writers, di occupazioni abusive, abbandono dei rifiuti e furti. In realtà lunedì sera si è parlato esclusivamente dei migranti, alla presenza di un folto pubblico.

Apre il consiglio il sindaco Francesco Casciano, affermando che gli stranieri a Collegno sono 2.500 su 50 mila abitanti e le comunità più numerose sono i rumeni con 1300 unità, 170 sono i marocchini e 140 i cinesi. La parola passa alla funzionaria della prefettura, Donatella Giunti, che fa una panoramica sull’immigrazione partendo dai conflitti mondiali che generano enormi flussi migratori. Le nazioni interessate dai conflitti sono 67. Tra il 2015 e il 2016 sono giunti in Italia 335.278 migranti, 15.843 dal 1 gennaio al 10 marzo di quest’anno. In Piemonte ci sono poco più di 14 mila richiedenti asilo, 5.100 sono stati inseriti in 99 Comuni della provincia di Torino e gestiti da 64 tra cooperative e associazioni. Per ogni migrante la prefettura fornisce circa 35 euro pro-capite che destina all’ente privato che gestisce il progetto e al migrante vengono dati 2,50 euro al giorno. “Pochi giorni fa è scaduto il bando per la gestione di altri richiedenti asilo”, dichiara la Giunti. Il microfono passa a Fredo Olivero, ex responsabile dell’Ufficio Stranieri e Nomadi del Comune di Torino ed ex responsabile dell’ufficio migranti della Caritas: “Gli immigrati versano ogni anno 20 miliardi di euro allo Stato e ne ricevono 14” e invita il pubblico a guardare i benefici del fenomeno migratorio.

Durante l’incontro è intervenuto il responsabile del centro di accoglienza di Settimo Torinese, Ignazio Schintu, proferendo che nel biennio 2015-2016 sono transitati a Settimo 30 mila richiedenti asilo: “Nel centro siamo per la politica dell’accoglienza e non del respingimento. L’accoglienza è possibile purché tutti rispettino le regole”. Gli immigrati vengono visitati, scolarizzati e diversi vengono preparati per l’inserimento lavorativo.

Conclusi gli interventi dei tecnici, la parola passa al pubblico: “Non sarebbe meglio aiutarli nel proprio paese d’origine?”, dichiara il signor Luca. “Sembra quasi che ci sia un interesse a mantenere gli immigrati in uno stato di limbo, così costituiscono una fonte di reddito perenne!”, esclama la signora Edel, chiedendo che venga riproposto una altro consiglio aperto per discutere anche di sicurezza, “come aveva proposto il M5S”.

Prende la parola Cristiano Gobbo, consigliere comunale a Pianezza: “C’è un diritto a emigrare e il suo contrario, non possiamo spopolare l’Africa riducendo il fabbisogno interno di manodopera. L’immigrazione è un dramma che va contrastato per impedire agli schiavisti di lucrare sulle spalle della povera gente”. “Quando ho visto gli anziani italiani rovistare tra i cassonetti dei rifiuti, mi sono detto che prima bisogna aiutare i nostri cittadini”, dichiara Claudio Broglio.

Il deputato leghista Stefano Allasia, rivolgendosi a chi ha ribadito che gli italiani non partecipano a certi bandi di lavoro, precisa che “quei bandi gli italiani non sapevano nemmeno che ci fossero”. E aggiunge che l’Italia spende 4,2 miliardi per l’immigrazione e solo il 6 percento degli immigrati ha ottenuto l’asilo politico. Conclude riportando l’attenzione sul problema sicurezza “che non è da sottovalutare”.

Il signor Etienne afferma che l’immigrazione non si può fermare: “Questi processi migratori vanno governati e per farlo abbiamo bisogno di tutto tranne che di populismo. E smettiamola di dire che ci rubano il lavoro!”, “non dire fesserie!”, urlano dal pubblico.

La parola passa al consigliere del Centrodestra Uniti, Carlo Boetti Villanis: “Avremmo dovuto approfondire l’argomento, invece abbiamo assistito a una passerella dei tecnici” e chiede alla giunta quando e come saranno accolti i migranti “per permettere un’integrazione che si possa definire tale”.

Tiziana Neirotti, del M5S, ribadisce che sarà richiesto un altro consiglio aperto “per dibattere sugli argomenti che avremmo dovuto affrontare questa sera”. Il consigliere del Centrodestra Uniti, Fabrizio Bardella, evidenzia che il problema sulla sicurezza nasce da un’immigrazione incontrollata, “persuasa ad espatriare da criminali trafficati”.

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2 COMMENTI

  1. Sono riuscito a fare un salto e ho visto moltissima gente. Bella iniziativa promossa dai pentastellati. Ho avuto occasione di ascoltare alcuni interventi di cittadini e dei gruppi consiliari, ma l’atteggiamento dei proponenti non è stato “molto critico”. Anzi l’intervento grillino che ho avuto la possibilità di ascoltare era ben articolato con anche alcune proposte interessanti, e l’ho molto apprezzato. Ma chi scrive gli articoli è presente agli eventi o scrive per sentito dire? Non serve a nessuno manipolare la realtà.

    Aggiungo…ma quando parliamo di sicurezza? Nascondiamo la polvere sotto il tappeto? Il PD e il Sindaco pensano che i cittadini perderanno la memoria quando verranno a chiederci il voto?

    • Mi permetto di chiederle se moralizzatore è il cognome il nome è per caso giuliano? perchè partendo dal fondo parla di ” Non serve manipolare la realtà” La proposta pentastellata era come da documento protocollato una richiesta di “Consiglio Comunale Aperto” per discutere su: Informazione e situazione migranti già presenti e in arrivo nel nostro comune.
      Sicurezza e presidio del territorio,occupazioni abusive, vandalismo writers.
      Questo era quello richiesto dai pentastellati collegnesi, mentre si è appreso di partecipare ad un tema solo affine alla questione migranti. Tema interessante, ma come da richiesta il tema era la sicurezza, nelle sue varie sfaccettature riguardanti la città di Collegno, chiaro che l’intervento “grillino” è stato propositivo, ma del resto come lei ben sa tutte le proposte pentastellate vanno in quella direzione. Rimango dell’idea che tutti i punti a cui NON si è voluto affrontare da questa amministrazione, rimarranno lettera morta, come le oltre mille firme, raccolte da semplici cittadini collegnesi, e che da anni aspettano risposte! ed è facile deduzione che i collegnesi sapranno valutare, più si informano correttamente i cittadini, più prendono coscienza.
      L’articolo sopracitato rispecchia cose avvenute durante il consiglio, avrei messo meno foto e sarei entrato più nei singoli interventi delle persone, tutte interessate anche se non l’hanno detto facenti parte di partiti, associazioni, funzionari, ecc. singoli cittadini?
      saluti moralizzatore “giuliano” 🙂
      Ps. io ero presente dall’inizio alla fine.

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