COLLEGNO, I 5 STELLE CONTRO IL NUOVO QUARTIERE A FERMI: “RECUPERATE PRIMA LE CASE VUOTE”

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di PINO SCARFÒ

COLLEGNO – Il Movimento 5 Stelle non ci sta al consumo di suolo, presentando un’interrogazione al sindaco e alla giunta per discutere l’approvazione di una delibera con la quale si autorizza la costruzione di un nuovo quartiere residenziale in zona Fermi. Un progetto che prevede l’edificazione di 13 palazzine di 3 e 4 piani fuori terra per un totale di 200 alloggi, una ventina saranno in edilizia sociale. Nell’area sono previste strade, piste ciclabili, giardini, un Movicentro e almeno 400 posti auto che sostituiranno quelli dell’attuale parcheggio di corso Cervi che sarà ceduto per erigere le palazzine. Il piccolo quartiere sorgerà a ridosso del ‘campo volo’ tra via De Amicis, Terracini, Pavese, Dulbecco e corso Cervi. In cambio il Comune dovrebbe ricevere almeno 152 mila metri quadrati di terreno, 22 mila all’interno del perimetro interessato dal piano e 130 mila in altre zone della città, s’ipotizza l’area del campo volo. La consigliera Sarah Disabato afferma che nella zona dove dovrebbero sorgere i nuovi alloggi e nel resto della città, ci sono numerosi appartamenti invenduti o sfitti. Oltre a diversi capannoni e stabili abbandonati, degradati e occupati abusivamente, “che a detta dell’amministrazione dovevano essere oggetto del programma di riqualificazione urbana ‘Collegno Rigenera’. Un progetto pubblicizzato a lungo come punto fondamentale di attuazione per l’amministrazione, ma completamente ignorato negli ultimi mesi. Così come il tanto decantato progetto ‘Collegno impegno comune’, uno dei capisaldi della campagna elettorale del sindaco con il quale affermava di voler reinvestire sull’esistente contenendo il consumo di suolo, riqualificando le zone urbane a verde pubblico, creando un piano regolatore generale comunale di nuova generazione con la filosofia dei ‘volumi zero’ abbandonando l’idea di una crescita infinita della città”. Un’idea che il M5S sposò in pieno, presentando nel 2015 una mozione intitolata ‘Stop al consumo di territorio’ “che fu respinta dalla maggioranza, nonostante fossero stati riportati nel testo gli stessi principi descritti nel loro programma elettorale”, chiosa la Disabato. Adesso il M5S vorrebbe sapere quanto sia corretto che l’amministrazione disattenda il proprio programma di mandato, se a fronte dei numerosi alloggi invenduti in zona non si ritenga inopportuno la realizzazione di nuovi stabili residenziali e a chi sono in capo gli oneri di urbanizzazione e a quanto ammontano.

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