di PINO SCARFÒ
COLLEGNO – Il 5 agosto 2014, la Società Barricalla chiede l’autorizzazione per realizzare un quinto lotto ampliando la discarica di 508.850 metri cubi, e la ottiene il 17 ottobre scorso dalla Città Metropolitana con il consenso dell’amministrazione comunale ed evitando il dibattito in Consiglio: “La Barricalla quindi potrà aumentare il volume dell’impianto garantendo alla discarica soltanto qualche anno di vita in più!”, esclamano dal Movimento 5 Stelle, evidenziando che la Società ha debiti con il Comune e la Città Metropolitana e chiedono se saranno saldati entro quest’anno. Sull’argomento hanno presentato, il 22 ottobre scorso, un’interrogazione per chiarire i motivi che hanno impedito la discussione in consiglio e per avere chiarimenti sulla copertura finanziaria del nuovo lotto e sulla gestione di quelli che saranno dismessi: “La gestione dovrebbe essere a carico della Società, ma non ha ancora presentato adeguate garanzie finanziarie né per la conduzione dei lotti 3 e 4 né per la copertura dell’attività di smaltimento rifiuti nel nuovo. Pertanto vorremmo capire chi garantirà soprattutto dopo la chiusura dei lotti, prevenendo eventuali disastri ambientali per la quantità dei rifiuti pericolosi interrati nella nostra città”. Per il nuovo lotto, che pare sia in fase di realizzazione, dal M5S chiedono inoltre se sarà possibile accogliere soltanto residui delle industrie piemontesi. Solo il 60 percento dei rifiuti proviene dal Piemonte, il restante arriva dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna e da altre Regioni: “Il che significa che Collegno viene utilizzata da anni come discarica per rifiuti di provenienza extraregionale senza trarre alcun vantaggio”. Nell’interrogazione viene toccato anche l’argomento compensazioni che la Società Barricalla versa ogni anno nelle casse comunali: “Nonostante le compensazioni, nel 2015 il Comune ha deciso comunque di aumentare la Tari del 3 percento rispetto all’anno precedente. Considerato il numero delle discariche ospitate sul territorio collegnese e al netto di tutti gli oneri di compensazione che dovremmo ricevere, non dovrebbero essere applicati a bilancio aumenti di questo tipo a danno dei cittadini”.