di DIANA TASSONE
RIVOLI – Un grande risultato per Camilla Barguino, 18 anni, medaglia di bronzo ai mondiali di pattinaggio artistico tenutisi domenica a Novara. Una ragazza semplice che si impegna costantemente in questa disciplina, che rappresenta per l’atleta uno stile di vita. Quattro allenamenti a settimana, dalle 2 alle 4 ore all’Asd Murialdo di Rivoli da quando aveva sei anni, hanno reso Camilla una vera campionessa, che ha incantato tutti i giudici e gli spettatori con la sua esibizione sulle note di “Every breaking wave”, curata dal tecnico Sampò e dedicata al suo papà, scomparso due anni fa.
Quando abbiamo chiesto a Camilla cosa rappresenta per lei questo sport, lei senza indugi ha risposto che il pattinaggio rappresenta uno stile di vita, una via di fuga dai suoi problemi. Una testimonianza, dunque, dell’estrema passione dell’atleta per questa disciplina che pratica, ormai, da 12 anni.
Cosa si prova a vincere una medaglia di bronzo ai mondiali?
“Per me questa medaglia vale come un oro. È il primo mondiale a cui partecipo da sola, sono molto orgogliosa di me e di come ho fatto. Credo che non avrei potuto fare di meglio”.
Ti aspettavi questo risultato?
“Lo speravo, perché sapevo che avrei avuto a che fare con atlete di alto livello, tra cui la vice campionessa mondiale 2015”.
Che emozioni hai provato una volta uscita dalla pista?
“Subito sono scoppiata a piangere, un po’ per la tensione, un po’ per le emozioni che questo pezzo mi trasmette e sicuramente di felicità per come avevo pattinato”.
A chi dedichi questa vittoria?
“La dedico in primis a mia madre, la donna più forte che io conosca e poi a mio padre, a cui è dedicata anche la coreografia, mancato l’agosto di due anni fa per malattia”.
Come si diventa una campionessa di pattinaggio artistico?
“Bisogna avere tanta passione, determinazione e forza di volontà e non abbattersi mai di fronte alle prime difficoltà”.
Progetti per il futuro?
“Ora mi concentrerò al meglio per la prossima stagione, sia in coppia che in solo dance”.
Camilla, però, non si dimentica di ringraziare tutti coloro che le sono stati accanto e che l’hanno aiutata a divenire la giovane talentuosa che è oggi. “Volevo ringraziare il mio allenatore, coreografo, supporter morale Fabio Sampò. Il mio partner Davide Rangone, che ha sofferto con me in questi giorni. La mia famiglia e tutti coloro che mi hanno supportata in questi giorni”.
Una medaglia e un risultato, dunque, che non rendono orgogliosi solo Camilla, la sua famiglia e il suo allenatore, ma anche tutti i rivolesi che fanno il tifo per lei.