riceviamo dall’ASL
È un progetto sperimentale, che parte dall’ospedale di Rivoli e che, progressivamente, si estenderà in tutta l’Azienda sanitaria: è denominato “Ben vivere” ed ha l’obiettivo di migliorare il benessere dei lavoratori dell’Azienda ASL TO3, analizzando molti aspetti dell’attività anche extralavorativa, dagli stili di vita alle abitudini alimentari, dall’attività fisica quotidiana ai rischi di contrarre patologie quali diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari.
Il progetto prende il via in questi giorni, attraverso un questionario (a compilazione del tutto volontaria), inviato via mail ai 1.000 dipendenti operanti in ospedale: medici, infermieri, tecnici, amministrativi ecc…(tutti i profili professionali sono stati ricompresi), attraverso il quale si rende possibile valutare la condizione basale, sul rischio metabolico e sugli stili di vita, seguito poi da una seconda fase che prevede l’attivazione di laboratori sul benessere psicofisico. Il tutto sarà infine seguito da una fase conclusiva di valutazione e rendicontazione.
Non appena diramato il questionario in questione, sono già pervenute in pochi giorni le prime 250 adesioni al progetto da parte di altrettanti dipendenti. Un’adesione spontanea rilevante, che consentirà a tali dipendenti non solo di partecipare alle molteplici iniziative previste, ma di vedersi segnalare l’eventuale rischio per la propria salute derivante da stili di vita errati, qualora le risposte al questionario in oggetto indichino parametri critici per la salvaguardia della salute (già effettuate 45 segnalazioni di allerta per situazioni di rischio), con invito a rivolgersi al proprio medico di famiglia, per gli approfondimenti del caso.
Ogni progetto serio dispone di riferimenti scientifici: “Ben Essere” costituisce una puntuale applicazione delle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità – OMS, che nel capitolo denominato “Workplace Health Promotion” (WHP) ha espressamente previsto la necessità che negli ambienti di lavoro, ad iniziare dalle istituzioni pubbliche più virtuose, vengano attivati progetti di promozione della salute per i propri lavoratori. Obiettivi poi ripresi anche nei piani per la prevenzione articolati a livello regionale.
I laboratori previsti nel progetto (di cui il primo, quello di yoga, è partito il 4 ottobre) vertono sulla corretta nutrizione, sul contrasto alle dipendenze (fumo di tabacco, alcol ecc.), la creazione di gruppi di cammino, di ginnastica posturale, di nature walking, di Yoga, di autodifesa personale, ecc…
Per gli incontri (rigorosamente fuori orario di servizio), l’ASL mette a disposizione i locali necessari e sono tenuti da personale specializzato sia dell’ASL stessa, sia di numerose associazioni del territorio, o ancora da singoli dipendenti che hanno dato la propria disponibilità, essendo stati formati in specifici percorsi o avendo maturato competenze in merito.
Il progetto, coordinato dalla funzione di promozione della salute, in staff con la Direzione Generale, coinvolge inoltre numerose strutture aziendali, inclusi il Servizio di Prevenzione, Protezione e Sicurezza, nonché i medici competenti.
Parte delle iniziative di cui sopra si svolgeranno progressivamente anche a vantaggio di associazioni cittadine e della popolazione stessa: in tal senso, si stanno mettendo a punto accordi iniziali con la Città di Rivoli e l’associazione Unitre.
“Un progetto che ci consente di pensare alla salute a 360 gradi, comprendendo non solo pazienti ed assistiti, ma anche gli stessi dipendenti dell’Azienda, il cui benessere personale è determinante per condurre con serenità percorsi di cura dei pazienti in carico – sottolinea Flavio Boraso – Direttore Generale dell’ASL TO3 – anche attraverso progetti come questi si riempono di contenuti parole impegnative come “prevenzione” e “promozione della salute”. Ringrazio come sempre le associazioni, che ci danno una mano e grazie alle quali riusciamo a sostenere iniziative come questa, senza minimamente interferire sul tempo di assistenza, svolgendosi interamente al di fuori della giornata lavorativa, come pure le strutture aziendali, che con passione e competenza stanno accettando questa sfida per realizzare un modo nuovo e più coinvolgente di lavorare insieme”.