RIVOLI, LA SCUOLA CHIEDE AI GENITORI 25 EURO E LA CARTA IGIENICA / LE FAMIGLIE: “UN’ASSURDITÀ”

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di DIANA TASSONE

RIVOLI – In alcune scuole di Rivoli è stata distribuita una circolare che comunica ai genitori il versamento di un contributo pari a 25 euro, di cui 7,50 sono di assicurazione obbligatoria, mentre i restanti 17,50 contributo volontario.
Ogni classe disporrà della cifra versata sul conto dell’istituto che potrà essere spesa per l’acquisto di materiale ludico/didattico e per la partecipazione ad attività extra, escluse gite ed uscite didattiche. Le richieste, però, non terminano qui. Ogni genitore dovrà contribuire portando a scuola materiale come sapone per le mani, carta igienica e carta da fotocopie.
“Io trovo assurdo anche solo che ci abbiano chiesto la carta per le fotocopie, la carta igienica e il sapone per le mani”, dichiara una mamma, “perché secondo me non dovrebbero mancare quei soldi. Contributo volontario? Anche a Venaria hanno chiesto un versamento di 25 euro, di cui una parte per l’assicurazione e il resto contributo volontario, che può essere utilizzato per l’acquisto di materiale o per attività extra. Un contributo volontario, però, che in realtà diventa obbligatorio. Trovo sia una vergogna e che sia assurdo nella scuola pubblica”.
“È sempre stato così”, sostiene la consigliera Bergonzi. “Prima però inserivano la cifra unica senza specificare. Alcuni genitori lo sanno e scorporano la cifra dell’assicurazione non pagando il resto”.
“Alle elementari sono 7 euro mentre per le superiori sono molti di più. I dirigenti devono essere trasparenti e seguire le indicazioni del Miur”, sostiene la consigliera Vacca. “Ben vengano i soldi dei genitori, ma chiesti e finalizzati a progetti condivisi, rilasciando poi le ricevute”.
“Ci sono tanti istituti che chiedono ai genitori di portare materiali a scuola per i propri bambini, come sapone o fogli di carta. Non credo sia sbagliato se poi vengono utilizzati dai miei figli, anche se, essendo una scuola pubblica dovrebbero fornire questi oggetti, soprattutto la carta igienica, che onestamente non comprendo come richiesta”, afferma un papà.
“Comprendo i soldi per l’assicurazione, ma i 17 euro di contributo volontario?”, sostiene una delle mamme intervistate. “Capisco che questa richiesta provenga da una necessità della scuola, ma se ci sono genitori che hanno più figli e devono pagare per tutti, magari questo potrebbe incidere”.
La richiesta della scuola, però, è stata fatta a malincuore, dal momento che proviene da una necessità e dalla mancanza di fondi necessari al miglioramento dell’offerta formativa. Alcuni genitori però riportano che alcuni insegnanti hanno spiegato loro che, essendo un contributo volontario, alcuni potrebbero anche astenersi.
“Noi abbiamo fatto una domanda durante una riunione con gli insegnati, ovvero se chi non paga rimane escluso. Hanno risposto che i bambini staranno nelle altre classi durante le attività svolte con quei soldi. Le nostre maestre ci hanno assicurato, però, che non li utilizzeranno per attività extra scolastiche, quindi se qualcuno non può pagare o non vuole non verrà escluso”, dichiara una delle mamme.
“Se per paradosso volessero pagare con quei soldi uno spettacolo o invitare qualcuno che spiega qualcosa di particolare e utile, cosa fanno? Prendono i bambini che non hanno pagato questi soldi e li escludono da queste attività? Penso sia vergognoso, perché a quel punto non si tratta più un’attività educativa”, sbotta una nonna.

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