COLLEGNO – Ogni anno al Villaggio Leumann di Collegno – interessante esempio di tutela e recupero di un monumento della storia industriale e sociale italiana – si tiene la manifestazione “Filo lungo filo, un nodo si farà”, una mostra-mercato che propone un incontro tra artigiani, produttori, operatori del settore e semplici appassionati della tessitura.
Nel 2016 l’appuntamento per la ventunesima edizione è per sabato 24 e domenica 25 settembre. Con “Filo lungo filo un nodo si farà” l’associazione Amici della Scuola Leumann propone un evento che richiama tessitori da tutto il mondo e diffonde tra gli adulti (ma anche tra i bambini) la conoscenza sulle materie prime (lana, canapa, lino), sulle tecniche di tessitura, sull’evoluzione tecnologica della produzione di tessuti, semilavorati, abbigliamento e complementi d’abbigliamento e d’arredo. La manifestazione è nata nel 1995 con il proposito di valorizzare il Villaggio Leumann quale raro esempio di archeologia industriale e come un momento di riflessione e incontro per artigiani tessitori ed esperti di arte tessile.
Ritornare alle origini e documentare l’evoluzione della tessitura nel corso del tempo significa in realtà guardare alla storia dell’uomo da un particolare punto di vista che appartiene a tutti. “Filo lungo filo, un nodo si farà” è un evento unico in Italia ed è diventato un appuntamento fondamentale per chi esercita questa attività. La riscoperta della canapa da parte di Bruno Tessa, il “legarsi alla montagna” di Maria Lai, i molti progetti nell’America Latina o in Vietnam, che mirano a dare un lavoro e l’indipendenza economica alle donne: sono tutti esempi che hanno arricchito negli anni la manifestazione e hanno dimostrato e dimostrano come la tessitura possa, ancora oggi, rappresentare un futuro più a misura d’uomo.
Artigiani e artisti del tessile provenienti da tutta Italia, da Paesi europei ed extraeuropei hanno l’occasione di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze attraverso il convegno, la mostra-mercato e la sfilata di abiti e accessori realizzati dagli stessi espositori.
-Il programma:
Il convegno inaugurale di quest’anno è in programma venerdì 23 settembre alle 17 ed è dedicato al tema “L’artigianato tessile: sostenibile, innovativo, tradizionale, creativo, autoprodotto”, con la partecipazione di artigiani di varie regioni italiane, pronti a mettere a disposizione la loro esperienza.
La mostra-mercato apre i battenti sabato 24 settembre alle 15 in corso Francia 313 ed è ospitata in una struttura allestita nel parcheggio messo a disposizione dall’azienda Diffusione Tessile, all’interno dell’ex Cotonificio Leumann. Oltre all’esposizione e vendita, sono previste anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica.
L’evento si conclude nel pomeriggio di domenica 25 con una sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna del Premio Magda Cavallo allo stand più originale.
Nel Centro di interpretazione dell’Ecomuseo Villaggio Leumann, in corso Francia 349, sono allestite le mostre: “Il cappello, accessorio necessario”, a cura del Coordinamento tessitori; “Il telaio della gioia”, a cura di Marilena Terzuolo; “Van Gogh in patchwork”, a cura di Ornella Marelli Gallo e delle sue allieve; “Storia della Castellana di Vergì” liberamente interpretata in chiave tessile con la tecnica spolinata, a cura di Graziella Guidotti; “La Collezione Leumann”, con le 136 opere donate nel corso degli anni dagli artisti artigiani. All’aperto è allestita la mostra e si tiene il workshop intitolato “Oper-Azione Terzo Paradiso. Sul filo del pensiero: tessere, intrecciare, pensare”, a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea. Sempre all’aperto, il gruppo knit-cafè di Collegno propone l’installazione “Donne ai ferri corti”, mentre l’azienda agricola Fratelli Gramaglia propone “Tutti i colori del verde: piante tintorie”.
“Filo lungo filo, un nodo si farà” rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.C.A. e ha ottenuto il patrocinio della Città di Collegno, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte, della Camera di commercio di Torino.
-Al Villaggio Leumann la storia dell’industria e dell’artigianato tessile d’eccellenza:
A Collegno, alle porte di Torino, si possono ripercorrere le vicende storiche e capire il valore economico e sociale di uno storico complesso produttivo e urbanistico, fondato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 dall’industriale tessile e filantropo svizzero Napoleone Leumann. Anche se l’industria tessile ha cessato l’attività nell’ormai lontano 1972, nel Villaggio Leumann vivono tuttora centinaia di persone, tra cui molti ex dipendenti o figli di dipendenti del Cotonificio. Il Villaggio rientra nel progetto sulla cultura materiale ed è stato inserito alcuni anni orsono nella rete ecomuseale creata dall’allora Provincia di Torino, oggi Città metropolitana. Si tratta di un raro esempio, insieme agli analoghi complessi di Crespi d’Adda e di Schio, di un quartiere (in realtà grande come un piccolo paese) voluto da un imprenditore illuminato per offrire una vita socialmente ed economicamente dignitosa alla classe operaia, con tutti i servizi necessari alle famiglie dei lavoratori: scuola, asilo, chiesa, ambulatorio medico, palestra, albergo, convitto per le giovani operaie, circolo ricreativo, spaccio alimentare, ufficio postale. L’Ecomuseo copre tutta l’area del Villaggio, valorizzando le memorie della vita quotidiana della comunità di operai, impiegati e dirigenti del Cotonificio: il lavoro, la famiglia, la scuola, la religione, il tempo libero, le relazioni sociali e la loro evoluzione nel tempo. Riscoprire l’esperienza industriale del Cotonificio, le idee e le aspirazioni sociali e morali del suo fondatore consente di scrivere una pagina importante della storia del Piemonte, che ha tuttora una sua validità in termini di organizzazione del mondo produttivo e della vita sociale e di programmazione dei servizi collettivi e individuali. Anche oggi il Villaggio è un laboratorio sociale a disposizione dei suoi abitanti e di tutti i cittadini collegnesi, con il Centro di documentazione, le attività didattiche dedicate alla cultura della tessitura, la restaurata Stazionetta Leumann, che sorgeva lungo la linea ferroviaria a scartamento ridotto che univa Torino e Rivoli. Per conoscere nel dettaglio la storia del Villaggio, le opportunità di visita e le iniziative di divulgazione: www.villaggioleumann.it
Interessante articolo, ma comunicare anche l’ orario di apertura era troppo? E l’ingresso è gratuito?