RIVOLI, LA MAGGIORANZA DIVISA CAMBIA LO STATUTO DELL’ISTITUTO MUSICALE / INTANTO IL MINISTRO DÀ RAGIONE AGLI INSEGNANTI

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di DIANA TASSONE

RIVOLI- Ufficiale la decisione dell’amministrazione comunale di esternalizzare l’istituto comunale.

“A parere dell’amministrazione qualunque stipulazione dei contratti co.co.co rappresenta una illazione della norma”, questa è la frase del sindaco Dessì che riassume il tema della delibera discussa in consiglio comunale, avente come tema l’istituto musciale.

Il problema sono dunque i contratti co.co.co. stipulati per i lavoratori dell’Istituto musicale, che non è più possibile stipulare in data successiva al 1 gennaio 2017. Sebbene il personale dell’istituto abbia riportato all’attenzione dell’amministrazione e dei consiglieri la delibera della Corte dei Conti che sanciva la possibilità di stipulare contratti co.co.co. in data antecedente alla scadenza determinata, l’amministrazione comunale, basandosi sui pareri dei tecnici consultati, ha analizzato e interpretato la normativa.

“Ritengo, per rispetto generale e visto che il job act abroga questo tipo di contratto, che stipulare co.co.co. a due mesi dalla scadenza pone l’ente in una situazione di violazione”, afferma la dottoressa Scatigna. “L’esternalizzazione è la situazione più corretta e blinda amministrazione da qualsiasi rischio”.

Dal momento che il ministro Poletto si esprimerà in merito a questo tipo di contratti, i consiglieri dell’opposizione fanno fronte comune: “Proponiamo di ritirare la delibera e di aspettare la risposta del ministero”, avanza il consigliere Torrese. “Qual è la norma che potrebbe portare il dirigente ad avere problemi, quale norma verrebbe violata se si facesse co.co.co.? Perché se non c’è alcuna norma che lo vieti il dirigente non rischia nulla”.

“Una situazione conciliabile è possibile”, sostiene la consigliera Pasqualotto, “I contratti si possono fare, tutelati dal codice civile. Se ci sono così tante difficoltà a interpretare la norma, perchè non chiediamo un parere alla Corte dei Conti?”.

La risposta risulta chiara: “La Corte dei Conti non ci risponderà prima di un mese e il rischio è che si blocchi i il processo di esternalizzazione. La mia interpretazione della norma è stata condivisa dall’avvocatura e dal dirigente del personale. In questo modo è più cautelativo per l’ente”.

“Perché il legislatore ha posto come data 1 gennaio 2017 se la norma, secondo voi, entra in vigore stipulando i contratti prima della scadenza?”, ribadiscono i 5 stelle. “Prendiamo in considerazione tutti i decreti, tutti i fattori. Ora siamo qui con il futuro di tutto il personale tra le mani e non sappiamo cosa fare”.

Il sindaco Dessì è però deciso: “Amministrare una città significa ricercare certezze. Se intervenissero novità normative, faremo un passo indietro per quanto riguarda l’Istituto musicale di eccellenza, che ha comunque bisogno di essere rilanciato”.

“Questa è una decisione di natura politica”, afferma concitata la consigliera Massaro.

Il partito di maggioranza del consiglio è, però, diviso sulla questione. La delibera viene quindi approvata con 8 voti favorevoli, 7 astenuti e 6 contrari, andando infine a confermare l’esternalizzazione dell’Istituto musciale “Giorgio Balmas”.

“La sera alle 23 il sindaco e i suoi dirigenti sostengono che i contratti cococo non si potranno fare e con soli 8 voti la maggioranza comunale cambia lo statuto dell’Istituto Musicale per privatizzarlo. Il mattino dopo, alle 11, il ministro del lavoro Poletti li smentisce e dà ragione all’interpretazione degli insegnanti e delle 1300 famiglie che li sostengono da mesi”, spiegano dall’istituto musicale.

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