di DIANA TASSONE
RIVOLI- Il Dirigente dello staff del Sindaco ha proposto di aprire una pratica di “Infortunio del Signor Franco Dessì”, il sindaco di Rivoli, affiancata da una richiesta di rimborso.
Tale richiesta è stata avanzata a seguito di una visita di controllo effettuata dal sindaco -nonostante tali controlli in realtà spettino alle Forze dell’Ordine- in occasione della II° edizione del Mercato Europeo, in data 18 marzo 2016, dove il primo cittadino è caduto.
Di fatto, intorno alle ore 23.15, il sindaco è inciampato nell’interstizio esistente tra due cubetti di porfido, cadendo dunque a terra, per essere poi soccorso dalla Croce Verde.
Il sindaco Dessì fu poi successivamente sottoposto ad un intervento chirurgico per ricomporre la frattura al gomito sinistro, causata dall’incidente.
I provvedimenti presi riguardano dunque il rimborso per sostenere i costi degli interventi medici subiti dal sindaco, addebitandoli all’Amministrazione Comunale.
Tali spese, addossate al comune, non fanno altro che aumentare le cifre di un bilancio, già di per sé esorbitante.
Dal canto suo, il sindaco si difende: “Alcuni esponenti delle opposizioni vanno dicendo e scrivendo che io abbia chiesto all’Amministrazione la liquidazione dei danni conseguenti all’incidente occorsomi circa 2 mesi fa, durante lo svolgimento del “Mercato Europeo – afferma Franco Dessì – Le cose non stanno proprio così: i nostri uffici hanno aperto il sinistro in via cautelativa presso il nostro Istituto Assicurativo, in quanto gli Amministratori dell’Ente sono “coperti” contro gli infortuni, che si possono verificare durante l’espletamento del servizio” prosegue il sindaco.
Che aggiunge: “Si tratta di un atto dovuto anche a tutela dell’interessato e dell’Ente, in quanto non è possibile conoscere a priori quale potrebbe essere l’evoluzione di un incidente in cui si registrano danni alle persone”
E infine: “A tutt’oggi non è stata avanzata alcuna richiesta formale di rimborso”.
Vergogna. A casa!
… e questo qualcuno osa chiamarlo giornalismo?
Se si tratta di infortunio nell’esercizio delle proprie funzioni, siano di uno scribacchino on-line, di un piastrellista o di un sindaco, si attiva una procedura di “rimborso” che formalmente è a capo del “datore di lavoro”, il quale però è a sua volta è tenuto ad attivare delle formule assicurative proprio per coprire i costi di tali eventualità senza costi.
Trasformare una situazione normale in un “caso” è davvero segno di malafede e mediocrità professionale. Ma si sa, per un clik in più, questo e altro…
Meno male che non si è rotto il cazzo!!!
Chiude le scuole per risparmiare, e poi chiede il rimborso per le cure. Vergognoso.
…io mi vergognerei a essere così ignorante!
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