RIVOLI, L’ISTITUTO MUSICALE PASSA AI PRIVATI / IL COMUNE: “ABBIAMO GIÀ DECISO”, LA RABBIA DEGLI INSEGNANTI: “NON SARÀ PIÙ UN ECCELLENZA”

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di DIANA TASSONE

RIVOLI – L’ultima battaglia dell’Istituto musicale: la vicenda volge al termine.

“Esternalizzazione. Non privatizzazione”, così precisa il Sindaco Dessì, durante la seduta del Consiglio Comunale, del 18 Maggio, tenutasi per trattare una realtà che sta a cuore di molti cittadini: l’Istituto musicale di Rivoli “Giorgio Balmas”.

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Le tre forze politiche dell’opposizione, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lista Civica dalla parte dei Cittadini, hanno presentato una mozione a favore dell’Istituto musicale e contro la cessione della gestione a terzi. Durante la serata è spesso emerso il fatto che l’Istituto venga considerato una “eccellenza” della città di Rivoli. “E voi decidete di darla in mano ad altri?”, afferma il Consigliere Messineo, del Movimento 5 Stelle.

Nonostante tutte le raccolte firme, che superano le 1900 unità, e tutte le iniziative intraprese da insegnanti e allievi, la motivazione che incalza l’amministrazione a esternalizzare l’Istituto è il job act e il fatto che non è più possibile proseguire e rinnovare i contratti co. co. co. Secondo le forze dell’opposizione è però: “possibile trovare una soluzione. Non crediamo che sia necessario esternalizzare la cultura, che, per mantenere alta la qualità, deve essere gestita da noi”.

Ciò che avvalla la dichiarazione che l’Istituto musicale è un’“eccellenza” è l’egregio lavoro che gli insegnanti e i dipendenti svolgono . E, sono proprio loro che rischiano di perdere il lavoro, per non parlare degli allievi che frequentano l’Istituto e che si troveranno senza i propri insegnanti che, al momento, sono una garanzia di ottima qualità. “Non stiamo discutendo solo di lavoratori. stiamo parlando di cultura”, prosegue il Consigliere Messineo.

È, però, quando la seduta viene aperta al pubblico, che vengono fatti appelli all’amministrazione e manifestato il pensiero generale. “Chiedo rispetto agli allievi e alle loro famiglie”, afferma il dottor Grio, genitore di un alunno dell’Istituto.

“Con la terziarizzazione inserirete un’associazione del territorio, andrete ad operare con persone escluse dalle graduatorie e troverà lavoro gente non idonea”, ribatte il Prof. Maccagno, rappresentante dei docenti. “l’eccellenza la devono fare gli insegnanti e la cultura musicale deve essere portata avanti da gente competente”.

Gli alunni presenti hanno manifestato la propria intenzione di seguire gli insegnanti, in caso di terziarizzazione. “Passare da una gestione interna a una esterna per noi significa dire addio all’Istituto musicale. Nel momento in cui la sinergia verrà mancare l’istituto morirà”, afferma un allievo. E ancora: “avviare la terziarizzazione significa attuare una politica miope”, sostiene il Prof. Maggiora.

La consigliera Massaro interviene: “Chiedo di allungare e protrarre questi contratti fino al 31-12-2016”.

Per quanto riguarda il discorso del job act, la motivazione che ha spinto l’amministrazione a prendere tale decisione, la Consigliera del 5 Stelle, Trevisan afferma: “il discorso job act non può essere preso in considerazione. C’è la possibilità di trovare una soluzione, manca solo la volontà”.

Lo scenario che si prefigura risulta a questo punto ovvio: sostituiti gli insegnanti, il numero degli alunni rimarrà lo stesso? Sostituendo queste personalità musicali, l’Istituto attirerà gli stessi finanziamenti?

La consigliera Massaro a questo punto dice: “ la democrazia e il confronto non esistono”.

Quando prende la parola la giunta però la decisione risulta ormai presa. “Se siamo arrrivati a questa decisione, è perché è l’unica soluzione possibile, l’unica forma praticabile. Non vogliamo abbandonare l’Istituto ma proseguire con il cammino da loro intrapreso”, afferma l’Assessore Ghersi.

“Noi abbiamo dovuto fare la forza di governo e approfondire il tema e capire se eravamo sui binari giusti. Le soluzioni proposte non sono praticabili, quindi la soluzione risiede in una esternalizzazione”, interviene il Sindaco Dessì. “Siamo costretti a questa scelta per ottemperare a una norma politica. Ci assicureremo però di garantire un livello alto di qualità nel bando che metteremo, così che il progetto culturale sia serio e continuativo”.

E sebbene la Corte dei Conti abbia dichiarato che i contratti co. co. co. stipulati prima del 2017 possano continuare, la Dott.ssa Quaglia offre una risposta tecnica al problema: “i contratti co. co. co. non si possono prolungare. È impraticabile prolungarli fino alla fine di dicembre. Il controllo sull’Istituto non verrà a mancare. Possibili ricorsi non ci spaventano”.

“E gli insegnanti?”, domanda la Consigliera Trevisan. “Possiamo solo fare supposizioni”, risponde Quaglia.

Nonostante la mozione presentata per mantenere la gestione dell’Istituto musicale “Giorgio Balmas”, la maggioranza del Consiglio Comunale, sotto gli occhi scontenti e afflitti del pubblico, la respinge.

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