RIVOLI, POLEMICA SULL’AUTOVELOX DI CORSO ALLAMANO: “È UN INGANNO PER GLI AUTOMOBILISTI”

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di DIANA TASSONE

RIVOLI – Il Consigliere Lettieri, di Forza Italia, ha sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, durante la seduta del Consiglio, la problematica del posizionamento dei sensori autovelox di Corso Allamano, a seguito di una riasfaltatura. Risulterebbe, infatti, che dopo aver apportato dei lavori al manto stradale, la segnaletica che avvertiva dei limiti di velocità sia, di fatto, sparita. Non essendoci tali indicazioni, gli automobilisti potrebbero essere tratti in inganno ed essere facilmente colpiti. “Vogliamo ripristinare la vecchia situazione di trasparenza e visibilità”, sostiene il consigliere Senatore.
Il Vicesindaco Rolfo, che risponde per il Comune, afferma: “E’ già presente la segnaletica verticale, quella sull’asfalto non è necessaria”.
Il consigliere Lettieri risponde a questa affermazione sostenendo che, è venuto a conoscenza del fatto che non molto tempo fa c’è stata una sentenza, riguardante una multa, in cui il giudice ha dato ragione al cittadino dal momento che la segnaletica orizzontale non era visibile. “Chiedo di ripristinare il limite di velocità sulle strade per venire incontro ai cittadini”.
E, sebbene il comune sostenga che sia sufficiente la segnaletica verticale, risponde: “Faremo delle indagini, e nel caso, apporteremo le modifiche”.
Nel corso della seduta si è inoltre discusso del bilancio del 2015, e i consiglieri Lettieri e Senatore non hanno mancato di far notare la quota totale incassata per le multe nello scorso anno. Solo nel 2015, infatti, è stata incassata una cifra pari a 5.950.013 euro e, secondo i loro calcoli, nell’anno 2016 la cifra aumenterà, e verranno incassati 633 mila euro, che aumenterebbe per il 2017, raggiungendo una cifra pari a 7.578.339 euro.

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1 COMMENTO

  1. Altro che sicurezza, sono solo per far cassa alle spalle dei cittadini già tartassati !! Ricordate però che una sentenza della Corte Costituzionale del maggio 2015, ribadita da una più attuale sentenza della Corte di Cassazione, ha dichiarato ILLEGALI tutte le contravvenzioni elevate da impianti che non siano stati soggetti alla taratura ANNUALE dei dispositivi effettuata da laboratori accreditati ACCREDIA. In tal caso si può ricorrere e, (con la giustizia italiana non c’è alcuna certezza!), spesso si vince.

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