RIVOLI, RACCOLTE 1700 FIRME PER “SALVARE” L’ISTITUTO MUSICALE DALLA PRIVATIZZAZIONE / I MUSICISTI SCENDONO IN PIAZZA

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di DIANA TASSONE

RIVOLI – La causa dell’Istituto Musicale “Giorgio Balmas”: gli insegnanti non si arrendono. A seguito di una delibera del 26 febbraio 2016, la quale prevede di affidare a terzi la gestione dell’Istituto, la scuola di musica rischia di essere privatizzata, permettendo così solo a coloro che possono stare al passo con la crescita dei prezzi di frequentarla. Questa decisione va però a discapito dei docenti, 32 in totale, più 5 impiegati come personale di segreteria, in servizio ormai da diversi anni -e vincitori di una graduatoria che sarà valida sino a giugno 2017-, poiché se l’istituto venisse privatizzato non vi sarebbe più alcuna garanzia del fatto che gli insegnanti e il personale assunto siano competenti o almeno capaci di mantenere alta la reputazione della scuola.

I docenti, gli alunni e i genitori stessi si sono mobilitati e hanno fatto promuovere una petizione firmata da più di 1700 persone, un numero più che sostanzioso. Tale petizione, oltre ad essere stata già inviata in Comune, verrà inviata anche a Roma. Gli interessati hanno però fatto appello al Sindaco Dessì, al Presidente Alberghina e al Dirigente Amministrativo Quaglia di impedire che tutto ciò avvenga, lasciando perciò nelle mani del comune e del consiglio di amministrazione dell’istituto la sua totale gestione. Tale richiesta è però rimasta priva di riscontro e di risposte soddisfacenti.
Risulta, inoltre, che poco dopo la delibera, per l’esattezza tre giorni dopo, il 29.02.2016, due persone -tra cui il direttore didattico dott. Maggiora-, abbiano presentato le proprie dimissioni perché “in totale disaccordo fin dall’inizio con l’idea di privatizzare la scuola”, come scrive il dott. Maggiora nella sua lettera di dimissioni, “privandola così del sostegno in forma pubblica della città”.

Successivamente alle loro dimissioni, questi due membri sono stati sostituiti, in tempo record, da personale non del tutto competente, il che va a confermare i timori precedentemente esposti dai docenti.
Gli insegnanti e il personale attualmente impiegati sono stati scelti per la propria bravura e hanno ricevuto questo incarico anche perché hanno vinto delle graduatorie che scadranno solo tra poco più di un anno, e che svolgono il proprio lavoro tramite un co.co.co.

Tutte le iniziative intraprese da insegnanti e allievi non hanno trovato riscontro e sono semplicemente cadute nel vuoto, poiché, quando hanno presentato le firme raccolte e le idee e soluzioni da loro elaborate, non hanno ricevuto risposta.
Il personale si domanda perché, tra l’altro, quello che viene considerato “un fiore all’occhiello della città” riceva questo trattamento. “Troviamo beffardo che, per ottemperare a una legge che dichiaratamente dovrebbe tutelare i lavoratori precari come noi, il Comune colga la palla al balzo per disfarsi della gestione diretta della scuola”, sostiene Luigi Motta, membro del personale amministrativo, “lasciando al proprio destino una forza lavoro che negli anni ha dato loro moltissimo”.

L’idea perciò di privatizzare l’Istituto musicale sta generando non poche problematiche e timori. Quella che appare come una risorsa e un buon esempio di istituto musicale ormai da decenni, risulta ora essere vittima di una decisione che rischia di mettere in ombra la scuola e il suo personale, che rischia quindi di trovarsi senza lavoro.
Privatizzazione è perciò un termine che comporta l’ingresso di un’associazione che avrà il proprio corpo docente e amministrativo. “Ciò significherebbe dover salutare questa scuola, che abbiamo creato praticamente noi. Io lavoro in questa scuola dal 1988. C’è un legame affettivo al di là della parte remunerativa”, afferma il Prof. Stefano Maccagno, che prosegue: “Gli studenti sono coalizzati e ci appoggiano. Abbiamo raccolto 1700 firme e speriamo di arrivare a 2000”. Il docente conclude “Chiediamo al Comune di Rivoli di non formare un muro di gomma”.

In Comune i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, di Forza Italia e della Lista Civica a favore dei cittadini, si sono mobilitati e, appoggiando la causa, hanno presentato una richiesta di convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale per poter discutere, non solo della chiusura della scuola Neruda e della Tetti Neirotti, ma anche della privatizzazione dell’Istituto musicale Giorgio Balmas, che si terrà il 18 Maggio alle ore 18,00, in Via Capra, Rivoli.

Foto da facebook Rita Ardito e Roberto Sarto

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