La Giunta Comunale di Collegno ha approvato la proposta di Bilancio di previsione per l’anno 2016 che pareggia tra entrate ed spese intorno ai 70 milioni di euro. Stasera, martedì 22 marzo, la proposta di Bilancio sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale collegnese.
“Si tratta di un Bilancio di Previsione che lancia segnali importanti. E’ una grande soddisfazione – dichiara l’assessore al Bilancio, Antonio Garruto – essere riusciti a sostenere e potenziare quel sistema di servizi solidali che caratterizza Collegno da lungo tempo. Blocco di tutte le tariffe: per la TARI abbiamo aumentato le possibilità di sgravi per i meno abbienti e confermato il fondo di solidarietà di 300.000 euro. Nessun aumento per l’aliquota IRPEF, bloccata dal 2012, esenzione TASI per l’abitazione principale, come stabilito dalla Legge di Stabilità. Uno sforzo notevole, corredato da un impegno concreto anche sul piano degli investimenti. Grande attenzione, in accordo con il programma di mandato, viene posta alle politiche sociali, per cui sono state previste risorse aggiuntive, e del lavoro, tanto che eventuali ulteriori risorse reperite durante l’anno verranno indirizzate in tal senso”.
“Il Comune di Collegno, in piena aderenza con il programma di mandato 2014/2019, – spiega il Sindaco Francesco Casciano – ha concentrato il proprio impegno per individuare nuove soluzioni e sinergie al fine di mantenere l’alto profilo di welfare che ha caratterizzato storicamente la città. Il tutto senza nessun aumento della pressione fiscale e tariffaria. Una politica fatta di scelte precise, di azioni amministrative quali: la salvaguardia di una rete di servizi diffusa e di qualità, a garanzia di condizioni di uguaglianza sociale; attenzione e impegno sul versante delle opportunità occupazionali; tutela delle fasce più deboli di cittadinanza e supporto alla famiglia; disciplina nella spesa, riducendo l’indebitamento, e attenzione al recupero delle entrate; cura e valorizzazione del patrimonio pubblico, degli spazi e degli edifici pubblici, dell’ambiente; attenzione alle richieste e alle offerte dell’associazionismo sociale, culturale e sportivo locale; risposte alle nuove richieste di sicurezza della comunità; garanzia di spazi di partecipazione, di confronto e di azione per la cittadinanza”.