RIVOLI E I TANTI AFFARI DELLA FAMIGLIA VIETTI: NON SOLO LA SANITÀ, MA ANCHE PALAZZI E ALLOGGI

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RIVOLI – «Che fine hanno fatto le opere di urbanizzazione che la famiglia Vietti, nuova proprietà dell’ex Elledici, oggi residenza per anziani Bosco della Stella, doveva costruire, nell’ambito dell’operazione di acquisto dai Salesiani?», se lo domanda Paolo Moglia, ex consigliere comunale rivolese della Lega Nord.

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Non solo sanità e accordi con l’Asl, quindi, nel business a Rivoli della famiglia dell’ex presidente del Csm ed ex parlamentare dell’Udc. Proprio in questi giorni nella casa per anziani privata di Rivoli l’Asl ha trasferito la guardia medica ed il centro prelievi.

«Il progetto prevedeva che la nuova proprietà realizzasse la struttura sanitaria per 120 posti letto con runa riserva per i residenti di Rivoli, ma anche due piccole palazzine residenziali, sul retro verso i campi da calcio – prosegue Moglia – Si doveva trattare di due palazzine da due piani con tre alloggi, quindi di piccole dimensioni e, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, avrebbero dovuto realizzare un parcheggio e un piccolo giardino. Invece nulla».

L’assessore all’urbanistica Adriano Sozza, interpellato sulla questione precisa: «Quelle opere di urbanizzazione a scomputo non sono legate alla realizzazione della Rsa, ma dell’intervento residenziale successivo che ancora non è stato realizzato e di cui siamo alla valutazione del progetto e che, tra l’altro non ha richiesto variante urbanistica. Tra l’altro, non prevedono solo un parcheggio e il giardino, ma anche la sistemazione di via Ivrea.
In più, e questo intervento potrebbe già partire tra un paio di mesi, la proprietà su richiesta del Comune in fase di rilascio del permesso, ha accettato di sistemare l’area proprio davanti alla Rsa che dà su corso Francia e dove ci sono i parcheggi. Rifaranno l’asfalto e la sistemeranno. Stiamo definendo gli aspetti patrimoniali e faremo una convenzione perché quella parte lì è di proprietà pubblica e non privata. E questo è al di fuori degli oneri di urbanizzazione, quindi a loro carico».

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1 COMMENTO

  1. Senza contare che il direttore sanitario della RSAsi je déménage è l’appena pensionata direttrice sanitaria dell’asl to3: non dovrebbe essere vietato, questo avvicendamento pubblico versus privato in tempi così ravvicinati, alla luce dalle vigenti norme dell’anticorruzione: la trasparenza in questi ambiti dovrebbe essere cristallina, per evitare dubbi delegittimanti

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