di ELISA ZUNINO
«Stiamo pensando alla riorganizzazione della viabilità in vista dell’arrivo della metropolitana a Cascine Vica, perché sicuramente dovrà cambiare in funzione del nuovo sistema di trasporto pubblico e dei flussi che arriveranno anche da fuori. Per questo stiamo ragionando su sei progetti». Così il sindaco di Rivoli Franco Dessì, durante l’assemblea dell’Associazione Metro Rivoli lunedì sera dove si è ribadito che, dopo l’approvazione del progetto definitivo sino a Cascine Vica si procederà per lotti funzionali, finanziando prima le due fermate Collegno Certosa e Collegno Centro. «Un importante passo avanti per l’arrivo della linea 1 fino al nostro comune, del resto non si può pensare che la metropolitana possa arrivare a Rivoli senza partire da Collegno e non può essere il contrario. Quindi stiamo già pensando a come affrontare la situazione quando la metro arriverà da noi a Cascine Vica». I sei progetti riguardano in sintesi: i parcheggi di prossimità ossia in un’area di 400 metri dalla fermata, l’attestamento delle linee extraurbane provenienti dalla Valsusa e dalla Valsangone, la viabilità di corso Francia che così come è non potrebbe reggere il carico «e per cui si sta pensando alla realizzazione di rotonde», i parcheggi di attestamento sull’asse di corso Francia, la sostituzione del 36 con una navetta veloce con passaggi ogni 4-6 minuti e il collegamento attraverso il bike sharing. «Alla fine avremo 2250 posti auto di cui 1712 nuovi. Questo è il margine che ci siamo dati per garantire un flusso dilazionato nei 400 metri dal capolinea. Certamente dovremo poi testare se saranno sufficienti e, se ci sarà un ulteriore bisogno, dovremo pensare di uscire dal raggio del 400 metri. Sicuramente appronteremo i progetti e andremo nei quartieri per cercare di socializzare queste scelte in attesa che il lavorio che continueremo tutti insieme a portare avanti sul Ministero produca i finanziamenti per il prolungamento oltre Collegno. Nel frattempo, però, ci si deve attrezzare perché l’arrivo della metropolitana non sia controproducente».
Ma come si può non pensare a fare arrivare la linea fino a Rivoli con due fermate in più e con un esborso che sarebbe comunque assolutamente giustificato dall’opera ?