COLLEGNO – I Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 sono stati per Bina un’opportunità straordinaria di crescita: “Torno a casa con una medaglia di bronzo e tantissimi nuovi amici: sono felicissima”. Bina Actis, giovane ballerina di hip-hop di 21 anni, ha vissuto un’esperienza indimenticabile agli Special Olympics che si sono tenuti a Torino dall’8 fino al 15 marzo. Con oltre 12.000 atleti provenienti da tutta Italia, Special Olympics è un mondo di opportunità senza limiti. Ogni atleta, indipendentemente dal suo livello di abilità, ha la possibilità di crescere, imparare e, soprattutto, di vincere, sia dentro che fuori dal campo. Durante la manifestazione, ha rappresentato l’Italia nella danza sportiva, portando a casa una medaglia di bronzo e una valanga di emozioni positive alla cui premiazione era presente anche l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Collegno Roberto Bacchin.
Le parole di Bacchin: “Il bronzo di Bina nella danza è ovviamente un orgoglio per Collegno, ma significa molto di più: per atlete e atleti, partecipare a Special Olympics rappresenta un’occasione per sviluppare autostima, fiducia in se stessi e realizzazione. Le famiglie trovano sostegno e comunità, in un ambiente in cui l’obiettivo principale non è competere per primeggiare, ma diffondere un modello sociale inclusivo e solidale”.
Nel suo cuore Bina porta sempre con sé il motto che l’ha guidata nella sua vita ossia “Sorridere sempre”. Un messaggio che ha trovato nella danza un canale perfetto per esprimere se stessa, nonostante le difficoltà iniziali. Con il suo sorriso contagioso e la sua passione per la street e urban dance, Bina ha conquistato il palco e il cuore di tutti. Actis è cresciuta in una famiglia che l’ha accolta con amore e dedizione. Adottata con il fratello maggiore Luca, entrambi provenienti dal Nepal, Bina vive a Collegno e ha dovuto superare difficoltà e traumi legati alla sua infanzia. Arrivata in Italia a soli due anni e mezzo, non camminava e non rispondeva. Oggi, grazie alla sua determinazione e al sostegno della sua famiglia, esprime la sua voglia di vivere attraverso la danza.
“Io e mio marito siamo felicissimi di vedere Bina crescere con tanta fiducia in sé stessa. Questo percorso, segnato dalla danza e dal sostegno che le abbiamo dato, ha fatto emergere le sue incredibili potenzialità” – racconta la mamma Carla, visibilmente emozionata. “Quando ballo, mi sento libera di esprimere tutto quello che provo” – confessa Bina, che ai Giochi Mondiali ha trovato una seconda famiglia tra gli atleti del Team Italia, con cui condivide la passione per il movimento e la danza. “Siamo felici e orgogliosi di lei – sottolinea il Sindaco Matteo Cavallone ricordando la tradizione e l’impegno del Comune di Collegno per l’inclusione sicuri “che Bina si toglierà ancora tantissime soddisfazioni in ambito sportivo e non solo diventando un esempio positivo per tatti altri e altre”.
La passione di Bina per la danza è nata sin da piccola, quando si divertiva a muoversi a tempo di musica. La sua maestra di freestyle, Sabrina, ha sempre creduto nelle sue capacità, proponendole anche nuove sfide, come le danze caraibiche. Non solo danza per Bina, ma anche voglia di crescere e imparare. Dopo aver completato il ciclo scolastico con un attestato in un istituto socio-sanitario, Bina sta frequentando un corso professionale regionale per l’inserimento nel mondo del lavoro. “Tra qualche mese farò animazione in una RSA e aiuterò persone anziane” – afferma con entusiasmo. Ma il suo sogno più grande è quello di lavorare con i bambini, trasmettendo loro la passione per il gioco, il disegno e la danza.
I Giochi Mondiali Invernali Special Olympics da sempre sono un evento che rappresenta non solo la competizione sportiva, ma anche l’inclusione, la crescita e la possibilità di vivere esperienze che vanno oltre il risultato finale. “Anche noi genitori siamo orgogliosi di far parte di questo movimento che offre un ambiente positivo e stimolante. I Giochi sono un’opportunità incredibile per vedere i nostri figli crescere in autonomia e autostima” – aggiungono infine i genitori di Bina.