8 MARZO, IL CORTEO TRANSFEMMINISTA PROTESTA ALLA LEONARDO CONTRO LA GUERRA

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di REBECCA DE BORTOLI

TORINO – “Lottiamo, boicottiamo, scioperiamo”. Sabato 8 marzo il corteo transfemminista organizzato da “Non Una Di Meno” ha portato in piazza e per le strade lo sciopero contro la guerra, andando a protestare davanti alla Leonardo in Corso Francia, che produce armi. Poiché i profitti dell’azienda bellica sono aumentati dall’escalation in Palestina di 17.8miliardi. “In un contesto di riarmo europeo abbiamo sentito l’esigenza di dare centralità alla questione della guerra, si parla di leva obbligatoria, si parla di riarmo, è fondamentale chiarire che non è una strada buona. La guerra è espressione massima del sistema patriarcale. E soprattutto l’economia di guerra porta povertà, i fondi che si investono in industria bellica vengono sottratti a un sacco di risorse pubbliche. Viviamo in un contesto di crisi perenne in cui si dice che non si può investire, l’unico aspetto in cui non vi è crisi e non ci sono tagli è il riarmo, questa cosa è scandalosa. Le risorse servono alle scuole, alla sanità, all’istruzione e alla ricerca”. Davanti alla sede della Leonardo le manifestanti hanno lanciato palloncini pieno di vernice sulla polizia e poi, dopo momenti di musica e interventi, si sono riunite in una battitura ai cancelli, dopo circa due ore di raccolta il corteo si dirige in centro a Torino per proseguire la giornata di sciopero.

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