ALPIGNANO – Si concluderanno entro le festività pasquali del 2025 i lavori del cantiere del secondo lotto del ripristino strutturale del ponte sulla Dora Riparia ad Alpignano sulla Strada Provinciale 178, che attualmente è transitabile dai veicoli di peso a pieno carico sino a 26 tonnellate. Lo hanno confermato i tecnici della ditta appaltatrice al Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo, che giovedì 5 dicembre ha visitato il cantiere insieme al Sindaco di Alpignano, Steven Palmieri, e all’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici, Pierpaolo Barbiani.
“Abbiamo potuto constatare che i lavori procedono secondo il cronoprogramma – afferma il Vicesindaco Metropolitano Jacopo Suppo – Ora il ponte è in sicurezza e con il Sindaco Palmieri e con l’Assessore Barbiani abbiamo potuto confrontarci anche sulla programmazione di interventi di minore entità economica e tecnica, come la stesura del tappetostradaledefinitivo e accorgimentiper rallentare la velocità dei veicoli in transito su di un ponte che, come dimostrano i dati recentemente raccolti dal Comune, sopporta un elevato volume di traffico”.
Il primo lotto dei lavori, collaudato nell’ottobre 2023 e finanziato per 1,5 milioni di euro grazie alle risorse stanziate dal Governo con il primo Decreto ponti, aveva riguardato principalmente gliinterventi sull’impalcato, con lasostituzione della soletta. Il secondo lotto, che comporta un investimento di 1,5 milioni di euroed è finanziato con i fondi del secondo Decreto ponti, riguarda gliinterventi sul sistema in elevazione delle arcate, dei piedritti e dei telai, per ilrecupero della capacità portante del manufatto. Lo scopo è di consentire il transito diveicoli di peso a pieno carico sino a 44 tonnellate. Unterzo lotto, in fase di progettazione e oggetto di confronto con la Soprintendenza, prevede il restauro conservativo del parapetto. I lavori comportano un investimento di ulteriori 500.000 euro e comprendono anche la proposta di realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione architettonica per la valorizzazione di una struttura che è vincolata dalla Soprintendenza.
I LAVORI IN DETTAGLIO
È stata programmata la manutenzione di tutte le superfici, con l’asportazione di tutte le parti in fase di distacco, la passivazione delle armature, la ricostruzione delle sezioni degradate, la rasatura e la pittura protettiva finale. Il progetto del secondo lotto ha previsto la realizzazione di alcuni rinforzi strutturali laddove necessario. Nel dettaglio, il risanamento delle superfici ha comportato laspicconatura delle parti lesionate o poco adese, la sabbiatura di pulizia del substrato, il trattamento delle armature metalliche con un inibitore di ruggine, l’applicazione di una mano di emulsione di aggancio a base di resine sintetiche, il ripristino della superficie con malta tixtotropica strutturale antiritiro con resine acriliche, la rasatura e la pittura finale su 1.020 metri quadrati di superficie. Per le parti non risanate con una buona resistenza alla spicconatura, si è previsto di procedere alla ravvivatura delle superfici, per renderle atte ad essere impermeabilizzate e a ricevere un trattamento di ripristino e/o protettivo, con rasatura e pittura finale.
Il rinforzo strutturale con armature integrative è stato effettuato su alcune pilastrate e su alcuni loro controventi. Si è proceduto all’idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno tre centimetri, alla sistemazione e al trattamento delle armature esistenti, al pretrattamento delle superfici di base per l’aggancio del nuovo materiale, all’inserimento di nuove armature longitudinali e staffe, inghisate con resina epossidica, alla ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, alla rasatura con malta cementizia bicomponente polimeromodificata e alla pittura finale.
Gli interventi di rinforzo strutturale con fibre di carbonio sono stati eseguiti su alcune pilastrate e su alcuni controventi. Le lavorazioni programmate sono l’idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno tre centimetri, la sistemazione e il trattamento delle armature esistenti, la ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, l’applicazione di un’emulsione di aggancio, l’applicazione del rinforzo longitudinale e successivamente di quello trasversale, la rasatura con malta cementizia bicomponente polimeromodificata e la pittura finale.
Il progetto prevede inoltre la posa in opera di tutti i pluviali, in modo da convogliare le acque di piattaforma alla base della struttura, per impedire percolazioni sulle superfici del calcestruzzo. Sono state programmatelavorazioni non invasive e rispettose dell’infrastruttura, per renderla percorribile dai carichi previsti dalle Linee guida del MIT per la valutazione della sicurezza dei ponti esistenti.