COLLEGNO – È stato presentato da Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte un Ordine del Giorno avente come oggetto: Sgombero e riutilizzo sociale del Padiglione 21 dell’ex manicomio di Collegno. Una vicenda di illegalità e di degrado quella degli spazi un tempo ex manicomio di Collegno, da anni occupati abusivamente da un gruppo identificato come Mezcal Squat, che li utilizza senza autorizzazione per eventi e feste.
“Dal 2001 l’immobile è stato dichiarato inagibile dal Servizio vigilanza edilizia dell’Ufficio edilizia privata del Comune di Collegno – afferma il capogruppo di Fdi al Comune di Collegno Alberto Romeo – Inoltre il Tribunale di Torino ha emesso un decreto di sequestro preventivo della struttura in data 25 febbraio 2015 per il ripristino della sicurezza e della legalità e nonostante tali provvedimenti, non si è ancora giunti a una risoluzione definitiva della problematica”.
“Siamo di fronte all’ennesima occupazione abusiva da troppo tempo tollerata – afferma Alessandra Binzoni, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale -. Come ripetuto più volte dal Presidente del Consiglio Meloni è finito il tempo della tolleranza verso chi non rispetta la legge. È profondamente sbagliato consentire queste occupazioni dove l’illegalità la fa da padrona. Impegniamo la Giunta, che sul tema legalità si è mostra ferma e sensibile a richiedere formalmente al Prefetto e al Questore di Torino di sgomberare il Padiglione 21 dell’ex manicomio di Collegno al fine di ripristinare le condizioni di legalità e sicurezza nell’area”. L’atto di indirizzo di Binzoni chiede, in un secondo tempo, di valutare inoltre il recupero a finalità sociale o comunitario dell’immobile, in linea con le politiche regionali di valorizzazione del patrimonio pubblico e di promozione del terzo settore.
“Non ci fermeremo finché gli spazi del Mezcal saranno riconsegnati alla collettività. Luoghi come questo devo essere utilizzati da associazioni per fini sociali, non come luoghi dove svolgere rave abusivi” – conclude l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone.