Non soltanto ha perso la madre in un incidente, ora dovrà affrontare anche il processo. Ieri mattina, giovedì 30 maggio, la donna torinese che era alla guida nello schianto mortale avvenuto in tangenziale nel mese di giugno del 2022, è stata rinviata a giudizio con l’accusa di concorso in omicidio colposo per aver violato le norme di circolazione stradale. Si era fermata sulla corsia di sorpasso in seguito all’esplosione di un pneumatico, alcune automobili riuscirono a evitare la sua, una no e colpì in pieno la vettura causando la morte dell’anziana madre e gravi contusioni alla conducente. L’uomo che ha colpito la macchina delle due donne è stato condannato a un anno con pena sospesa tramite giudizio abbreviato (il pm aveva richiesto un anno e quattro mesi) ed è difeso da Nicolò Ferraris.
Secondo la procura se la donna avesse messo le quattro frecce e posizionato il triangolo rosso sulla carreggiata, l’incidente sarebbe stato evitato e sua madre sarebbe ancora viva. Per ricostruire la dinamica dello schianto, il pm Mario Bendoni ha richiesto alcune perizie, secondo i consulenti quel maledetto giorno la visibilità era perfetta e il cielo sereno, nessun elemento meteorologico avrebbe dunque contribuito e la donna – difesa dall’avvocato Alberto Mittone – dovrà affrontare il processo in gli eredi della madre e un parente si sono costituiti parte civile, rappresentati da Luigi Chiappero e Andrea Lichinchi.