COLLEGNO – L’ex Tyco di Collegno a rischio chiusura. Secondo quanto riferito dal giornale “Milano Finanza” la multinazionale Te Connectivity, società svizzero-americana da 16 miliardi di fatturato, che produce connettori per l’industria (elettrodomestici e automotive) avrebbe intenzione di chiudere i due stabilimenti italiani: l’ex Tyco a Collegno e l’altro stabilimento in Abruzzo. Le due sedi danno lavoro a 500 persone, di cui 300 a Collegno. I sindacati sono stati convocati martedì all’Unione Industriali di Torino, per un incontro con i vertici italiani della multinazionale. L’azienda ha negato l’intenzione di chiudere gli stabilimenti, ma la situazione è comunque preoccupante. I sindacati metalmeccanici Fiom e Fim hanno organizzato per martedì 21 novembre un’ora di sciopero con assemblea dei lavoratori. L’azienda al momento non conferma, né smentisce la possibile chiusura dello stabilimento di Collegno: “TE Connectivity monitora costantemente le vendite e le condizioni del mercato globale e valuta le proprie operazioni e il proprio modello di business per garantire competitività e crescita a lungo termine. Rimaniamo impegnati nel mercato italiano; in caso di novità, le comunicheremo ai sindacati, ai nostri dipendenti e alle parti interessate”. “La Fiom in risposta a questa notizia – scrive il sindacato – ha immediatamente richiesto un incontro urgente alla Te Connectivity, al fine di verificare la veridicità di tali informazioni. La conferma di questa decisione avrebbe conseguenze devastanti sia per i lavoratori coinvolti che per l’intero territorio. La Fiom auspica un incontro urgente per affrontare la situazione e cercare soluzioni concrete a sostegno dei dipendenti e dell’occupazione locale”.
COLLEGNO, A RISCHIO 300 POSTI DI LAVORO: TE CONNECTIVITY (EX TYCO) POTREBBE CHIUDERE
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