GRUGLIASCO, 300 LICENZIAMENTI ALLA LEAR: LA PROTESTA DEI LAVORATORI

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dal COMUNE DI GRUGLIASCO

GRUGLIASCO – Sono oltre centinaio i lavoratori della Lear di corso Allamano che questa mattina dalle ore 9 circa si sono ritrovati sotto il municipio di Grugliasco per avere modo di rappresentare all’Amministrazione Comunale la drammatica situazione che sta vivendo lo stabilimento, dopo l’annuncio di trecento esuberi su 420 addetti. I lavoratori, già in agitazione permanente proclamata dopo l’incontro del 12 ottobre scorso tra proprietà, organizzazioni sindacali e assessorato regionale al lavoro, hanno indetto proprio venerdì scorso uno sciopero di quattro ore per oggi e deciso il presidio in piazza Matteotti.

Una delegazione di sedici rappresentanti sindacali è stata ricevuta dal sindaco Emanuele Gaito e dall’Assessore al Lavoro Luciano Lopedote per rappresentare la situazione quanto mai critica in cui versa al momento lo stabilimento, che produce sellerie per l’automobile e dove, il prossimo 31 dicembre scadrà la cassa integrazione straordinaria concordata con la Regione Piemonte. Al termine della mattinata, le organizzazioni sindacali di categoria hanno deciso
il presidio permanente dalle 6 di domani mattina davanti ai cancelli dello stabilimento e fino a data da destinarsi.

Nell’incontro odierno il sindaco Emanuele Gaito e l’Assessore al Lavoro Luciano Lopedote hanno, innanzitutto espresso solidarietà ai lavoratori della Lear e alle loro famiglie: “Siamo molto dispiaciuti di non essere stati coinvolti in nessun modo dall’azienda, in quanto siamo il primo interlocutore sia dal punto di vista urbanistico che per quanto riguarda la presa in carico delle persone che, eventualmente, dovessero perdere il lavoro – affermano – Speriamo di essere convocati a livello regionale e nazionale. Una decina di giorni fa, abbiamo inviato una lettera all’Assessore Regionale al Lavoro Elena Chiorino per chiedere di poter partecipare, anche solo come uditori, al tavolo, in quanto questo è un aspetto del fatto che ad oggi, in Italia, manca una politica industriale e, nello specifico l’automotive ormai è attraversato da una crisi davvero importante, sulla quale va ripreso un dialogo con il Governo. Il nostro intento è di coinvolgere i sindaci degli altri Comuni della Zona Osvest, attraverso i Patto territoriale, perché non ci sono solo lavoratori grugliaschesi, ma anche di altri comuni. Inoltre, in riferimento alla decisione di cominciare da domani il presidio davanti ai cancelli, stiamo cercando di fornire dei gazebo a supporto dell’iniziativa dei lavoratori”.

I passaggi della vicenda sono i sindacati di categoria attraverso Antonio Iofrida responsabile territoriale Uilm, Rocco Cutrì segretario generale Fim Torino e Antonino Inserra responsabile Fiom Zona nord ovest: “Già quest’estate abbiamo inoltrato, attraverso la struttura nazionale, la richiesta di un incontro al ministero rispetto alla situazione della Lear, non solo perché sono in scadenza gli ammortizzatori sociali, ma perché è la punta dell’iceberg della situazione dell’indotto dell’automobile, che dovrà essere oggetto di confronto sia con l’azienda che a livello nazionale con il Ministero . Nello specifico, all’azienda abbiamo chiesto un piano industriale che possa comprendere anche l’ampliamento della gamma di prodotti rispetto alla selleria, in modo da dare una prospettiva. Nell’incontro di oggi con l’amministrazione comunale abbiamo convenuto con la giunta e le conferedazioni di costruire un percorso, coinvolgendo anche la Regione Piemonte, che abbiamo già incontrato una volta, per favorire un’interlocuzione con il Ministero. Tutto questo fermo restando che a noi serve una soluzione industriale e produttiva per questo stabilimento”.

La decisione del presidio davanti all’azienda trova il supporto delle sigle confederali, presenti stamattina in municipio: “Oggi i sindacati di categoria (Fiom, Fim e Uilm), supportati dai confederali Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di effettuare un presidio permanente a partire da domani mattina alle ore 6 davanti ai cancelli della Lear – affermano Sabatino Basile della Cisl Confederazione Nord Ovest, Giovanni Milesi responsabile Cgil Zona Ovest di Torino e Teresa Cianciotta della Uil Torino e Piemonte – Noi come sindacati confederali siamo al loro fianco e, come abbiamo espresso nell’incontro di oggi con l’amministrazione comunale, siamo consapevoli che quello che sta capitando presso lo stabilimento della Lear non è un caso isolato, ma un tema generalizzato sul territorio grugliaschese, nei decenni passati molto industrializzato e oggi oggetto della crisi che sta colpendo l’industria dell’automobile. Quindi, se da un lato, appoggiamo pienamente la richiesta delle categorie e vogliamo lasciare aperto un canale affinché la proprietà presenti un piano industriale da offrire ai lavoratori, come confederazione chiediamo anche un secondo corridoio di intervento, ossia la convocazione al più presto di un tavolo con i tredici comuni del Patto Territoriale Zona Ovest, le categorie sindacali, l’azienda, la Regione e il Ministero, per valutare suggerimenti, possibilità e progetti anche di eventuale ricollocazione dei lavoratori a livello territoriale. Ovviamente si tratta di un canale parallelo, richiesto anche dagli stessi sindacati di categoria e che non elimina la necessità di un piano industriale credibile per lo stabilimento Lear di Grugliasco. Questa richiesta viene fatta anche alla luce del fatto che come confederazione abbiamo iniziato un percorso con i Comuni del Patto Territoriale, il Centro per l’Impiego e alcune aziende del territorio per addivenire a situazioni di incontro della domanda e dell’offerta di lavoro nella Zona Ovest”.

 

 

 

 

 

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