GRUGLIASCO – È stato finanziato dall’Unione Europea per circa 300.000 euro nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il progetto di realizzazione di una nuova pista ciclabile che unirà quella esistente a Torino, in strada della Pronda, con la fermata ferroviaria di Grugliasco a Borgata Paradiso. In pratica, dalla zona di strada della Pronda, appena riqualificata nel territorio torinese, si potrà arrivare in bicicletta fino alla stazione ferroviaria
“Università”. Il percorso si articolerà in totale su circa un chilometro, dall’ntersezione con viale Radich fino a quella con corso Adriatico e lungo corso Adriatico fino al congiungimento con via Castagnevizza. I lavori di realizzazione della nuova pista ciclabile dovrebbero partire entro la fine di quest’anno.
La realizzazione di questo nuovo percorso ciclabile in continuità con la pista presente a Torino contribuirà all’incentivazione dell’ecomobilità e svolgerà un’importante funzione all’interno della rete urbana grugliaschese e dei comuni vicini, oltre a costituire un ulteriore elemento di riqualificazione e infrastrutturazione di Borgata Paradiso, oggetto, negli ultimi anni, di una grande attenzione e trasformazione in ambito sociale, ambientale e urbanistico.
“Si tratta di un altro passo in avanti per migliorare la rete delle piste ciclabili sul nostro territorio – afferma l’Assessore alla Transizione Ecologica e Trasporti Raffaele Bianco – Una rete ciclabile che si dirama sul territorio urbano, infatti, favorendo buoni collegamenti tra i diversi luoghi, rappresenta senz’altro un buon incentivo ad abbandonare l’uso dell’automobile con vantaggi sia per la riduzione delle emissioni inquinanti, sia per la qualità della vita e della salute. Dobbiamo tutti prendere coscienza del fatto che non è più possibile vivere come si è fatto fino a oggi e che l’alternativa di viaggiare in bici o con mezzi ecosostenibili non costituisce soltanto una scelta di rispetto dell’ambiente, ma anche della salute sia personale che collettiva. Non si deve poi trascurare il fatto che l’incremento della rete ciclabile costituisce un utile strumento per migliorare la sicurezza stradale, soprattutto delle cosiddette “utenze deboli”, ossia delle biciclette e dei pedoni”.