GRUGLIASCO – Venerdì 19 maggio, dalle 11, nella sala consiliare di Grugliasco, in piazza Matteotti 50, gli studenti della scuola Europa Unita, hanno ricevuto, per primi a Grugliasco, la Patente “di guida” dello Smartphone. Mercoledì 24 maggio sarà la volta della scuola “66 Martiri”, presso l’Istituto alla presenza dei genitori con i quali è già stato realizzato un primo incontro a cui è stato proposto di firmare un patto di corresponsabilità sull’utilizzo dei dispositivi da parte di tutta la famiglia. Il prossimo anno parteciperà anche la scuola Levi. Si tratta delle scuole, insieme al comune di Grugliasco, che hanno aderito alla proposta di Regione Piemonte e AslTo3 per un percorso formativo sull’uso consapevole dello smartphone. Il progetto coinvolge Polizia di Stato, Agenzia Regionale di Protezione dell’Ambiente, Ufficio Scolastico Territoriale e l’AslTo3, attraverso la S.S. Promozione della Salute – Responsabile Alda Cosola. L’obiettivo è quello di affrontare con i ragazzi i temi dell’uso consapevole e sicuro dello smartphone, le norme che regolano l’attività sui social e i fenomeni del cyberbullismo e del sexthing.
Il progetto prevede la formazione dei docenti, che a loro volta realizzano in classe, insieme agli studenti, specifiche attività volte ad approfondire il significato, le potenzialità e i rischi connessi all’utilizzo dei mezzi tecnologici. Infine, il percorso prevede il coinvolgimento delle famiglie, che firmano un patto di corresponsabilità genitori – figli per l’uso consapevole dello smartphone.
L’obiettivo dell’intero percorso, che si conclude con una consegna ufficiale dei Patentini organizzata con una cerimonia pubblica, riguarda la salute e l’ambiente e la prevenzione dei rischi di dipendenza, cyberbullismo eccetera, attraverso la costruzione di una comunità consapevole.
«Siamo soddisfatti che diverse scuole grugliaaschesi abbiano aderito a questo progetto educativo – dicono il sindaco di Grugliasco Emanuele Gaito e l’assessore all’istruzione Elisa Martino -. Gli studenti hanno trattato temi importanti legati ai dispositivi digitali come il bullismo e la pedofilia interagendo per capire i comportamenti scorretti. Sono contenta anche come mamma – continua la Martino – perchè è stato un progetto educante a sostegno delle famiglie che li ha coinvolti nella realizzazione di fumetti e video autoprodotti in classe e in gruppi».
Per ulteriori informazioni consultare il seguente link: https://www.icdinanni.edu.it/index.php/it/cerca-nel-sito/9-topnews/179-patentino-dello-smartphone