di FABIO TANZILLI
COLLEGNO – L’Arpa conferma che sussiste il problema dei cattivi odori che provengono dallo stabilimento della Sele Gomma a Collegno, in Via Vandalino 67, in borgata Paradiso. In merito al problema, che persiste da anni, è stata indetta un’assemblea pubblica di informazione alla cittadinanza: si terrà lunedì 27 febbraio, alle ore 17.30, al centro “Romita-Sassi” di corso Montello 3. “Lo stabilimento è situato all’interno delle aree residenziali del Comune di Collegno – spiega l’Arpa – questa commistione tra aree residenziali e produttive, venutasi a creare negli anni, appare evidentemente in contrasto con le più elementari norme di pianificazione di sviluppo del territorio come, ad esempio, quelle inserite a suo tempo nel Regio Decreto n. 1265 del 1934 che richiede di collocare le industrie insalubri isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni. In particolare, lo stabilimento della Sele Gomma Sas risulta essere classificato come industria insalubre di prima classe“.
L’azienda produce manicotti e articoli tecnici in gomma. Nel dicembre 2022 l’Arpa ha pubblicato un’apposita relazione, a seguito dei monitoraggi effettuati nell’area interessata, dove ci sono tante abitazioni e attività commerciali. Il tutto è partito con un tavolo di confronto avviato con Arpa e Comune, a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini. Il monitoraggio è durato tre mesi, dal 19 aprile al 19 luglio 2022 compresi, sia con una stazione meteo installata sul tetto dell’azienda, che con il contributo di 11 cittadini volontari (sentinelle), che abitano nelle vicinanze dell’azienda. Il monitoraggio sistematico delle segnalazioni mediante cittadini volontari svolto a Collegno tra aprile e luglio 2022, a parere degli esperti dell’Arpa, ha confermato in modo chiaro l’entità del problema: “Presso l’area, in un raggio di almeno 100 – 150 metri a partire dal camino della Sele Gomma Sas, è stata evidenziata la presenza netta di odori durante le ore diurne dei giorni feriali, tra le 8 e le 17 circa. Le ore degli episodi/mese di odore rappresentano l’11% dell’intero periodo di monitoraggio di tre mesi” scrive l’Arpa nella relazione ufficiale. “La validazione delle segnalazioni conferma la presenza di emissioni odorigene provenienti dallo stabilimento della Sele Gomma Sas. Essendo tale percentuale superiore alla soglia minima del 2% prevista dalla D.G.R. 13-4554/2017, risulta necessario passare alla fase di “Analisi delle cause delle molestie olfattive”. Fase già avviata da tempo, come conferma la stessa agenzia di protezione ambientale, ma fino ad oggi non ci sono stati miglioramenti: “Si evidenzia che anche gli interventi effettuati dalla proprietà per migliorare l’espulsione degli inquinanti aeriformi in atmosfera ai fini di una migliore dispersione, hanno portato risultati parziali e insufficienti”.
Alla base del problema, secondo l’Arpa, “non vi è solo la bassa soglia olfattiva delle sostanze rilasciate in atmosfera, ma anche la stretta vicinanza dei ricettori (le abitazioni residenziali) con la fabbrica. Come più volte rimarcato negli anni, la situazione urbanistica presente, oltre a non rispettare le norme previste dall’art. 216 del R.D. 1265/34 sulle industrie insalubri, che dovrebbero essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni, rende difficoltosa qualsiasi intervento tecnico di mitigazione delle emissioni odorigene”.
Come si può risolvere il problema? Secondo l’Arpa “sicuramente si dovrà prendere in considerazione l’eliminazione delle emissioni diffuse, come ad esempio quella del ricambio aria degli ambienti di lavoro. Ciononostante, il problema principale rimane quello delle emissioni odorigene del camino 4 dell’autoclave di vulcanizzazione della gomma”.
Quali azioni concrete si potranno intraprendere? “Le possibili strade che il Tavolo di confronto potrà intraprendere per la soluzione del problema, sono due – scrive l’Arpa – in primis, la richiesta alla Sele Gomma Sas di proporre un miglioramento di tutte le captazioni delle emissioni diffuse e/o fuggitive e un potenziamento dell’impianto di abbattimento per il contenimento delle emissioni odorigene. E poi la valutazione, in accordo con l’azienda, di una possibile spostamento dello stabilimento in area idonea”.
Nel caso in cui l’azienda installerà un impianto di filtrazione per abbattere le emissioni odorigene, secondo quanto scrive l’Arpa, si dovrà tener conto che la Sale Gomme Sas, in base ai controlli effettuati in passato da Arpa, rispetta i limiti alle emissioni in
atmosfera dettati dall’autorizzazione. L’eventuale nuovo impianto di abbattimento dei cattivi odori, pertanto, “non sarà finalizzato al contenimento dei parametri normalmente prescritti per un sito produttivo come quello in esame”, ma dovrà essere progettato appositamente per il contenimento delle sostanze odorigene emesse dall’impianto su cui, come è noto, la letteratura non è ancora così consolidata. L’adozione di un simile impianto dovrà avvenire a costi sostenibili dall’azienda”. Ma attenzione: “Vista la situazione territoriale, dove le abitazioni sono distanti pochi metri dallo stabilimento, non vi è garanzia che l’adozione di un impianto di abbattimento possa essere risolutivo per la problematica degli odori”.
ECCO LE RELAZIONI DELL’ARPA SUI CATTIVI ODORI IN VIA VANDALINO
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