dall’UFFICIO STAMPA “BORGATE DAL VIVO”
RIVALTA DI TORINO – Così inizia “Un Giorno di Fuoco”, potente come una schioppettata di fucile: “Alla fine di giugno Pietro Gallesio diede la parola alla doppietta. Ammazzò suo fratello in cucina, freddò sull’aia il nipote accorso allo sparo, la cognata era sulla lista ma gli apparì dietro una grata con la bambina ultima sulle braccia e allora lui non le sparò ma si scaraventò giù alla canonica di Gorzegno. Il parroco stava appunto tornando da visitare un moribondo di là di Bormida e Gallesio lo fulminò per strada, con una palla nella tempia. Fu il più grande fatto prima della guerra d’Abissinia. BEPPE FENOGLIO”.
Allestito in teatro per il centenario della nascita di Beppe Fenoglio, principale brano dei “Racconti del Parentado”, “Un Giorno di Fuoco” potrebbe apparire come il titolo di un film di Sergio Leone, e la sensazione non è del tutto sbagliata: un uomo prende il fucile e spara, uccide metà della sua famiglia e si asserraglia dentro casa in una battaglia all’ultimo sangue con le forze dell’ordine. Un “western all’italiana” ambientato in terra di Langa, nato dalla lingua di Fenoglio dove gli uomini parlano in modo brusco, stringato e le loro storie di gente qualsiasi sono dominate da parole e gesti forti, ineluttabili, che generano un testo potentissimo.
La vicenda è la cronaca di un fatto di sangue realmente accaduto nel 1933. Fatti che succedono anche oggi, riempiono le colonne della cronaca nera per alcune settimane poi scompaiono, e in quelle settimane la cronaca tende a suscitare scalpore, paura, stupore, quasi mai a comprendere. Quella di Fenoglio è invece un esempio di cronaca umanissima che fa capire e “vedere”. Una follia omicida che Fenoglio gradualmente trasforma attraverso i colori dell’epica popolare e restituisce come dramma collettivo di una comunità. Una narrazione epica, quindi, con un impianto narrativo geniale in cui tutto concorre al racconto: dalle nuvole alle fucilate lontane, ai personaggi del paese che conducono attraverso il dramma non senza crudeltà e ironia, e la personale vendetta dell’assassino si trasforma in mitica risposta ad un presente soffocante.
In questa trasposizione teatrale la regia e l’interpretazione lavorano al racconto, reso integralmente, come a un grande spartito, scendendo nella vocalità delle parole e ampliando la partitura sonora delle situazioni. I personaggi, motori dell’azione, si concretizzano in contrappunto con le musiche, i suoni e le immagini proiettate che si fanno scenografia e ambiente.
“La più facile delle mie pagine esce spensierata da una decina di penosi rifacimenti” – confessò Fenoglio, esemplificando il suo modo di scrivere che rende il linguaggio simile ad un distillato. Per questo “Un giorno di fuoco” è sceneggiatura, è testo teatrale, e, come qualcuno ha detto, un “cantare” storico, un “cantare epico”.
Realizzato con il sostegno del Centro Studi Beppe Fenoglio, e andato in scena al Teatro Sociale G. Busca di Alba il 18 ottobre all’interno del fitto cartellone di eventi che, nel corso di tutto l’anno, stanno celebrando il centenario della nascita dello scrittore, lo spettacolo “Un giorno di fuoco” riapre la collaborazione tra l’Associazione Revejo e la città di Rivalta di Torino. “MuTevoLe”, la stagione teatrale ospitata presso l’Auditorium Comunale Franca Rame, proseguirà nel mese di novembre con Alessandro Barbaglia e a dicembre con Roberto Mercadini.
SCHEDA DELL’ARTISTA
Beppe Rosso è attore e autore e regista teatrale. Già autore e regista del “Canto del popolo che manca” insieme a Marco Revelli, curatore artistico delle prime due edizioni del Festival Frontière tenutosi a Paraloup (Cuneo), regista, attore e voce narrante delle stagioni del Museo dei Racconti. Nel 1979 fonda la compagnia Granbadò Produzioni Teatrali, nel 1980 entra nel Laboratorio Teatro Settimo di Gabriele Vacis; nel 1997 fonda la compagnia ACTI Teatri Indipendenti. Come drammaturgo scrive e allestisce con il Teatro Stabile di Torino testi che affrontano il disagio del vivere contemporaneo: “Camminanti”, “Trilogia dell’invisibilità”, “Fantasmi d’acciaio”, “Keely and Du”, “La commedia dell’amore Jack e Jill”, “Flags” di Jane Martin, “Nord Ovest” nel 2011 e “La Bottega del Caffè-Una storia di intrighi e veleni” nel 2012. Nel 2015-2016 dedica la sua ricerca drammaturgica al mondo del lavoro contemporaneo con gli spettacoli “Ti amo lavoro” e “Piccola Società Disoccupata”, entrambi tratti dai testi del drammaturgo francese Remi De Vos. Nel 2017 co-dirige l’evento intitolato “La Foresta che cresce” esito finale del progetto vincitore del bando MigrArti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Spettacolo. Nel 2018 è regista e drammaturgo del radiodramma denominato “Parliamo la stessa lingua”, progetto vincitore del bando MigrArti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Spettacolo. Nel 2019 è regista e interprete di “Non mi pento di niente” di Csaba Székely, in scena con Annamaria Troisi e Lorenzo Bartoli. Nel 2020 allestisce la serie teatrale “Radio International. Tutto in una settimana” nell’ambito del progetto Interreg-Alcotra “Migraction”. Dal 2018 è co-direttore del progetto “Fertili Terreni Teatro” e del Festival delle Migrazioni. È presente come attore in numerosi progetti cinematografici e televisivi. Ha lavorato sotto la direzione di Davide Ferrario, Armando Ceste, Josè Maria Sanchez, Maurizio Zaccaro, Luca Barbareschi, Ricky Tognazzi, Franco Lizzani, Lodovico Gasparini. Dal 2022 è fondatore e direttore artistico della compagnia A.M.A. Factory, nata dall’unione di Acti Teatri Indipendenti e Il Mulino di Amleto.
SCHEDA DELLO SPETTACOLO
“Un giorno di fuoco” di Beppe Fenoglio con Beppe Rosso
Luci e scene: Lucio Diana
Apparato fonico: Massimiliano Bressan
Tecnico luci e video: Adriano Antonucci
Regia: Gabriele Vacis
Una produzione: ACTI Teatri Indipendenti / AMA Factory e Produzioni Fuorivia con il sostegno di Centro Studi Beppe Fenoglio
Lo spettacolo si terrà presso l’Auditorium Franca Rame in via Gorizia 51 a Rivalta di Torino nella serata di sabato 22 ottobre alle ore 21. Il costo del biglietto d’ingresso è di 10 euro (intero) e 8 euro (ridotto). Le prevendite sono disponibili su Vivaticket cliccando il seguente link www.vivaticket.com/it/ticket/un-giorno-di-fuoco/193009. Per maggiori informazioni visitare il link www.borgatedalvivo.it/un-giorno-di-fuoco-beppe-rosso. Per saperne di più sui prossimi eventi cliccare il sito www.borgatedalvivo.it oppure scrivere una mail all’indirizzo info@borgatedalvivo.it.