di SILVIA MICCOLI
RIVOLI – Una famiglia di Tetti Neirotti è stata sfrattata dalla propria tenuta agricola. Hanno avuto l’ultimatum di sgomberare la casa entro un mese. I due coniugi hanno scelto di scendere in giardino per capire cosa stesse succedendo e da quel momento non sono più potuti rientrare: ingressi sigillati. Hanno l’ultima udienza dal giudice tra meno di una settimana e, se prima c’era ancora qualche speranza, adesso non possono fare altro che attendere una condanna ormai certa.
Porte e finestre sono state bloccate e l’unica persona a cui è permesso entrare in cortile è il marito, che può così sfamare i quattro cani e i vitelli. Tra debiti e pignoramenti vari, la proprietà è andata all’asta per una decina di volte, prima di essere venduta. Da una richiesta iniziale di oltre 1,4 milioni di euro, il prezzo è andato a scendere nelle aste successive, fino ad essere svenduta a circa 244.000 euro.
A questo punto si presenta il problema principale. Undici anni fa Agostino Capello, proprietario dell’immobile, aveva sottoscritto un Trust, che gli permette di conservare la proprietà ancora per i prossimi trent’anni. Quindi la banca che aveva un’ipoteca precedente ha potuto vendere, mentre chi acquista lo fa con questo vincolo.
Il problema però è che Agostino e moglie sono stati chiusi fuori casa, probabilmente senza tenere conto della procedura del Trust, che vede come Trustee lo stesso Agostino Capello, diventato così una persona giuridica diversa da quella a cui hanno pignorato la casa.
E, come spiega il proprietario, “se tu non fornisci all’acquirente tutte le informazioni necessarie, potrebbe esserci il rischio di una turbativa d’asta. Persino il vecchio avvocato che ha seguito le dieci aste precedenti mi ha detto che si sarebbe ritirato perché, testuali parole, è stufo di vedere schifezze. Il problema è che la casa venduta possiede questo vincolo (il Trust), che ufficialmente l’acquirente non conosce perché mai pubblicato, dove si specifica che si tratta di un vincolo opponibile all’acquirente. Quindi quel signore non deve far altro che mettersi l’anima in pace, rendersi conto di aver fatto un investimento e aspettare che il vincolo scada per prendere possesso della casa. Invece stanno continuando a far finta che tutta questa cosa non esista e mi buttano fuori, sigillando porte e finestre”.
Hanno provato più volte a fare reclamo ma, prosegue Capello, “i reclami vanno presentati al giudice: è stata intentata la causa contro il Capello Agostino persona fisica che non era più proprietario dei beni, mentre avrebbero dovuto esercitarla nei confronti del trustee”.
Adesso i due coniugi sono ospiti della figlia, ma Agostino è determinato a riprendersi quello che gli è stato tolto.