di CARLO PROIETTI e PATRIZIA SGORLON
GRUGLIASCO – Tutto nasce dal mancato rispetto da parte del Comune per le procedure istituite a corredo del PNRR e che servono a monitorare il rispetto dei tempi nell’esecuzione (e nel finanziamento) di opere finanziate con fondi statali. Il Comune di Grugliasco è destinatario, come tutti, di finanziamenti nazionali, tra cui quello di 260.000 euro di cui trattiamo, di cui deve fornire resoconto secondi i criteri e le modalità che accompagnano il finanziamento stesso.
Non l’ha fatto e il Ministero dell’Interno gli chiede indietro i soldi, concedendo al Comune un mese di tempo per controdedurre, integrando la documentazione e dimostrando che il provvedimento del Ministero è ingiustificato. L’ultimatum scade il 13 giugno, giusto durante lo spoglio delle schede per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale della città. Solo che il Comune deve dimostrare adesso di aver cominciato opere che doveva iniziare nel 2020.
La più che probabile revoca del finanziamento – un quarto di milione, non bruscolini – ha spinto Mariano Turigliatto a scrivere al sindaco (in copia anche l’Assessore ai LLPP) per chiedergli di attivarsi e di fornire alla città le spiegazioni di un danno così rilevante accompagnato da una clamorosa figuraccia.
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