VIDEO / ALPIGNANO, CAPRIOLO CADE NELLA VASCA DELLA CENTRALE IDROELETTRICA

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di MASSIMO MARTINA

AI VIGILI DEL FUOCO DI RIVOLI E AL NUCLEO SAF DI TORINO

ALPIGNANO – In merito al salvataggio del capriolo sfortunatamente caduto all’interno della nostra vasca di carico dell’Enel Green Power con una zampa fratturata, mi preme segnalare a tutti i lettori non tanto la professionalità nota dei vigili del fuoco, che si vede notoriamente nel corso degli interventi, ma nel caso specifico l’umanità dimostrata. Ho visto occhi tristi, persone sinceramente dispiaciute, perché dopo tutto l’impegno ed i rischi ai quali ahimè siete tristemente abituati ad esporvi (esporci-sono volontario della Croce Rossa Italiana  118), l’esito non è stato quello sperato.

Non solo, mi sarei aspettato battute da caserma che forse sarebbero potute essere accettate (ho sentito altre persone farle), del tipo “stasera polenta e capriolo” o altre stupidaggini del genere, ma voi no. Uno di voi ha preso la sua giacca ed ha coperto l’animale agonizzante per ridurne il terrore. Un altro mi ha aiutato nel tentare di rianimarlo e, prima di andarvene, non mi avete fatto mancare una pacca di comprensione sulla spalla. Un vostro collega del SAF si è calato al vostro fianco all’interno della vasca, con l’acqua ghiacciata e vorticosa, senza fare la minima distinzione in merito all’anima da salvare (me lo sarei aspettato per una persona però si sa gli animali molto spesso non sono presi in altrettanta considerazione purtroppo). Voi NO. vi siete lanciati a soccorrere CHIUNQUE in quel momento fosse in pericolo, a volte purtroppo mettendo anche voi stessi in pericolo pur di portare a termine il vostro lavoro (DEFINIREI MEGLIO DICENDO “PUR DI PORTARE A COMPIMENTO LA VOSTRA VOCAZIONE”).

A voi va il mio sincero ringraziamento perché davvero ve lo meritate. Oggi la squadra di Rivoli ed il SAF di Torino hanno onorato una divisa che molto spesso non è rispettata (dalla gente comune ma anche dalle istituzioni) come meriterebbe. Spesso tra i corpi più bistrattati, magari perché privi di armi e spesso non operanti sotto i riflettori con la stessa frequenza di altri. Ecco, una volta di più il mio pensiero va a voi, come divisa da rispettare (TUTTE), ma la vostra un po’ di più. Perché ci sono posti, dove SOLO VOI ANDATE e cose che SOLO VOI fate.

Bravi! Avete fatto onore al CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO.

 

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