OSPEDALE DI RIVOLI, LA PROTESTA DEGLI INFERMIERI: “SPREMUTI E IGNORATI”

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di DANIELE SCOMERSICH, dirigente Nursind

RIVOLI – La presente per raccontare a voi tutti le ragioni della nostra protesta e i motivi che ci hanno portato a scioperare. Confidiamo nel fatto che tutti coloro che hanno apprezzato il nostro coraggio e il nostro lavoro possano condividere le ragioni della nostra protesta. È proprio a loro che chiediamo un gesto di solidarietà, ben consapevoli del fatto che migliorare le nostre condizioni di lavoro significhi migliorare l’assistenza di tutti.
Il Governo Draghi inspiegabilmente non ha ritenuto di dare un segnale di vicinanza agli operatori sanitari (infermieri, ostetriche, OSS, professionisti sanitari), erogando già da questo mese le risorse stanziate a dicembre 2020.
Le condizioni di lavoro sono diventate inaccettabili. Il peso della responsabilità che poggia sulle nostre spalle è sempre più gravoso, siamo fianco a fianco tutti i giorni con la morte. Da due anni non abbiamo vita al di fuori del lavoro. Abbiamo gli stipendi tra i più bassi d’Europa. Ci sobbarchiamo a nostre spese l’assicurazione, la formazione e l’iscrizione all’ordine professionale. Gli applausi e le pacche sulle spalle non ci aiutano ad arrivare a fine mese.
La nostra professione è così svalutata che sono pochi a volerla intraprendere e sono molti invece quelli che si sono stancati e quelli che la lasciano, afferma Anastasia De Vito segretaria Nursind AslTo3. Vogliamo poter dare ai nostri assistiti il meglio di noi, della nostra professione. Per poterlo fare abbiamo bisogno di un corretto rapporto infermiere/pazienti e di veder riconosciute e sviluppate le nostre competenze. Non vogliamo creare disagio ai cittadini più di quello che già stanno vivendo. Vogliamo però che tutti sappiano che gli infermieri sono una risorsa fondamentale per tutti i sistemi sanitari del mondo, ma evidentemente non per il nostro Governo e le nostre Regioni. Daniele Scomersich, dirigente Nursind del direttivo di Torino, invita tutti ad un sacrificio nel rispetto degli operatori, cittadini e pazienti ed a salvaguardia di una Sanità Pubblica, chi di noi può si ferma e sciopera, gli altri garantiranno i servizi essenziali, come sempre abbiamo fatto, serve l’impegno di tutti.


Per tutto questo, Nursind AslTo3 vi invita a partecipare alla manifestazione che si terrà il 28.01.2022 a partire dalle ore 10.30 a Torino in Piazza Castello e a voler portare il vostro contributo e la vostra solidarietà nella forma che riterrete opportuna e al quale saremo lieti di dare spazio.
Come in altre Aziende Piemontesi anche presso l’ASLTO3 non mancano le criticità e a Torino il prossimo 28 gennaio, sarà presente in piazza Castello una delegazione di lavoratori.

Nel frattempo, dei camion a vela gireranno e stazioneranno per i vari Ospedali dell’ASLTO3 con lo slogan: “spremuti e ignorati, non vi lasceremo soli dicevano…parole, promesse, zero fatti”

La carenza di personale è tangibile anche in ASLTO3 e riguarda più o meno tutti i profili professionali, ci ricorda Marino Giovanni RSU del Nursind AslTo3.
Il personale sanitario risulta essere una pedina da spostare da un punto all’altro. A distanza di settimane dall’inizio di questa ondata sembra quasi che Infermieri e Oss vengano mossi come marionette in uno spettacolo teatrale. Il personale sanitario continua ad essere sottoposto a turni snervanti ed alto tenore di stress, con ripercussioni sulla sfera emotiva e fisica.  L’azienda ha più volte evidenziato che il personale sanitario risulta essere in numero insufficiente rispetto al fabbisogno, d’altro canto però da oltre 2 mesi si è concluso il tanto atteso concorso per infermieri (la graduatoria stilata è grande) ma le assunzioni avvengono con il contagocce e, quel che è più grave, la nostra azienda si trova in un limbo che si poteva evitare: se da un lato in modo lento avvengono nuove assunzioni, dall’altro stiamo assistendo all’allontanamento volontario  di numerosi colleghi assunti con contratti covid vincitori di concorsi a tempo indeterminato presso altre aziende. Si tratta di personale formato ed ormai entrato a pieno titolo nell’organizzazione dei reparti (perlopiù multi-specialistici come DEA e Rianimazioni che prevedono un lungo periodo di affiancamento) che non ha potuto partecipare al concorso della ASLTO3 (essendo personale  laureatosi nei 2 anni trascorsi tra la pubblicazione del concorso e l’effettivo svolgimento delle prove) e che non può essere stabilizzato perché ad oggi la presenza di una graduatoria concorsuale non permette di accedere alle altre per stabilizzare il proprio personale che ha dichiarato la volontà di voler restare.

Presenti davanti ai presidi aziendali i nostri dirigenti  sindacali a rappresentare a gran voce gli infermieri: Anastasia De Vito, Giovanni Marino, Marco Valenti, Fiamma Guidolin, Alina Gradinaru e Daniele Scomersich.

Siamo qui davanti a tutti i presidi invitando tutti ad una ampia adesione allo sciopero del 28 gennaio con manifestazione in piazza Castello dalle ore 10,30.

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